Prosegue la fase di difficoltà per l'economia italiana. L'Istat, nella consueta nota mensile sull'andamento della nostra economia, fa notare: “L'indicatore anticipatore ha registrato una ulteriore diminuzione, confermando le difficoltà dell'attuale fase ciclica dell'economia italiana”.
Aumentano i contratti a tempo indeterminato
Nel quarto trimestre 2018, il Pil italiano ha segnato una lieve diminuzione, la seconda consecutiva, caratterizzata da un contributo negativo delle scorte che ha bilanciato l'apporto positivo della domanda estera netta e di quella interna. Il valore aggiunto dei servizi è in aumento mentre si conferma la fase di difficoltà dell'industria nell'ultima parte dello scorso anno. L'occupazione si mantiene su livelli dei mesi precedenti con un aumento significativo dei dipendenti permanenti. In questo senso va ricordato che nel dicembre scorso l'Osservatorio sul precariato registrava il forte incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+76,2%) e, più in generale, una crescita dei contratti: a tempo indeterminato +7,9%, a tempo determinato +4,5%, apprendistato +12,1%, stagionali +6,4% e intermittenti +7,9%. L'inflazione torna ad aumentare ma il quadro complessivo indica un posizionamento su valori storicamente bassi. La fiducia di famiglie e imprese è peggiorata. Allargando lo sguardo, il quadro economico internazionale mostra persistenti segnali di debolezza. L'andamento degli indici anticipatori compositi dell'Ocse indica il proseguimento dell'attuale fase di rallentamento.