La voce degli ultimi

lunedì 18 Novembre 2024
14.7 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

lunedì 18 Novembre 2024

Libia, l’Italia sceglie la diplomazia. Gentiloni: “No a crociate e avventure”

La crisi in Libia si aggrava e la Farnesina si muove sul piano diplomatico per una soluzione che riduca i rischi per l’Italia. Sul punto questa mattina è intervenuto alla Camera il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che ha chiesto un urgente “cambio di passo” e uno sforzo a livello internazionale perché “l’unica soluzione possibile alla crisi è quella politica”. Esclusa per il momento l’ipotesi di un intervento militare, paventato pochi giorni fa dal responsabile della Difesa, Roberta Pinotti. “Il Paese non vuole né crociate né avventure” ha chiarito Gentiloni, confermando la linea già indicata da Matteo Renzi.

“Mentre il negoziato muove i primi passi – ha sottolineato il ministro degli Esteri che ieri ha sentito al telefono il Segretario di Stato america John Kerry – la situazione in Libia si aggrava. Il tempo non è infinito e rischia di scadere presto, pregiudicando i fragili risultati raggiunti” dalla mediazione Onu sostenuta dall’Italia. Il rischio più evidente è quello di una “saldatura tra gruppi locali e Daesh” che richiede la “massima attenzione”. “Dire che siamo in prima fila nella lotta al terrorismo” per Gentiloni significa “quello che stiamo facendo nella coalizione anti-Daesh in Siria e in Iraq, è il modo in cui un Paese democratico risponde alla barbarie, e lo fa in amicizia con la stragrande maggioranza della comunità islamica che rifiuta di veder sequestrata la propria fede “.

Dall’Onu, che discuterà oggi la questione, l’Italia si aspetta una “presa di coscienza sulla necessità di raddoppiare gli sforzi per favorire il dialogo politico”. Il Paese, da parte sua è pronto “assumersi responsabilità di primo piano, a contribuire al monitoraggio del cessate il fuoco, al mantenimento della pace, a lavorare per la riabilitazione delle infrastrutture, per l’addestramento militare in un quadro di integrazione delle milizie nell’esercito regolare, a curare e sanare le ferite della guerra e a riprendere il vasto programma di cooperazione sospeso la scorsa estate”.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario