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Lettera M5S a Mattarella: “Distorce la democrazia”

Illustre Signor Presidente,
siamo qui a chiederLe un particolare momento di riflessione sul delicato vaglio che in base alle Sue attribuzioni è chiamato a svolgere: la promulgazione di una legge fondamentale per la democrazia come la legge elettorale”.

La missiva M5S

E' l'incipit della lettera aperta indirizzata dal Movimento 5 Stelle al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito al Rosatellum Bis, la legge elettorale della Camera dei deputati e del Senato – che si configura come un sistema elettorale misto a separazione completa – approvata il 26 ottobre scorso.

Nella lunga lettera (26 pagine pubblicate sul blog di Beppe Grillo) il Movimento si rivolge direttamente al Presidente chiedendo un “suo momento di riflessione” in quanto “unica concreta possibilità per evitare la catastrofe istituzionale di un nuovo Parlamento eletto con una legge illegittima che contiene evidenti storture sia formali, che sostanziali, non di lieve impatto” che “possono avere un effetto dirompente sulla nostra democrazia”.

“La nostra richiesta – si legge ancora – si arricchisce ulteriormente di una ragione contingente e concreta: in assenza del Suo intervento, si rischia che anche il prossimo Parlamento sia eletto con una legge che la Corte costituzionale potrebbe dichiarare illegittima. Per questo motivo riteniamo del tutto inappropriata la posizione di chi sostiene che per il giudizio sulla legge si possa serenamente attendere la pronuncia della Consulta, che invece arriverà troppo tardi”.

I punti caldi

Il testo prosegue evidenziando i punti che, secondo il Movimento, sono illegittimi, divisi in due argomenti: i  “rilievi che attengono alla costituzionalità del procedimento legislativo impiegato” (3 aspetti) e i “vizi di costituzionalità relativi al contenuto della legge approvata” (11 punti). Tra questi ultimi, il M5S elenca: la mancanza dello “scorporo” e del “voto disgiunto”; la trasmissione del voto dalle liste tra l’1 e il 3% a favore delle liste della coalizione cui appartengono che abbia superato lo sbarramento; lo slittamento dei seggi da un collegio plurinominale all’altro; l’irrazionalità dei criteri di individuazione dei candidati da proclamare in caso di esaurimento delle liste; la presenza di soglie nazionali al Senato; nonché: le disposizioni speciali relative al Trentino-Alto Adige/Südtirol che violano il principio di uguaglianza ed anche il principio di tutela delle minoranze linguistiche. Tra i primi 3 rilievi, maggior evidenza è stata data al secondo, vale a dire la “reiterata posizione della questione di fiducia in violazione del principio dello svolgimento della procedura legislativa 'normale' in materia elettorale”.

“Certi della sensibilità che Lei saprà mostrare alla luce di queste particolari circostanze, per le quali la richiesta che qui rispettosamente formuliamo non apparirà come un tentativo di ingerirsi nelle Sue prerogative ma come l'unica concreta possibilità per evitare la catastrofe istituzionale di un nuovo Parlamento eletto con una legge illegittima – conclude la lettera – è proprio con lo scopo di cooperare con Lei che ci siamo sentiti in dovere di indirizzarLe questa missiva e nello stesso spirito attendiamo le Sue determinazioni“.

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