“Il Pil è in crescita. Questo è il mio commento”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo a una domanda sugli ultimi dati Istat, che certificano un lievissimo miglioramento (0,3%) rispetto al 2015 del prodotto interno lordo nel secondo semestre del 2016.
“Il problema della crescita globale sembra ancora lontano dall’essere risolto – ha spiegato il titolare di via XX Settembre aprendo il proprio intervento al Workshop Ambrosetti di Cernobbio – Le cause della bassa crescita sono più profonde e più complesse di quello che possiamo pensare”.
La legge di stabilità avrà “spazi e risorse disponibili per la crescita”. Lo sostiene il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che sottolinea come le misure concrete sono ancora da “definire perché siano efficienti”. “La legge di bilancio – afferma – di cui abbiamo cambiato la struttura ed il nome in legge di stabilità, sarà presentata ad ottobre e conferma gli obiettivi di politica economica del governo fin qui adottati”. Padoan li ha riassunti in “sostegno alla finanza pubblica e sostegno alla crescita”.
“Il 2016 si chiuderà meglio del 2015 che si è chiuso meglio del 2014, del 2013 e del 2012, questo è un risultato inoppugnabile – ha commentato Matteo Renzi – siamo andati meglio ma non ho bisogno di un sondaggio per dire che questo meglio non basta. Non siamo nel gruppo di testa. Abbiamo recuperato il gruppo ma c’è ancora molto da fare”.
Il premier ha toccato anche il tema del referendum costituzionale, affermando che se “vince il no, non c’è l’invasione delle cavallette, non c’è la fine del mondo: resta tutto così. Se vince il sì, come credo, l’Italia sarà un Paese più facile”. Renzi ha ammesso che sulla consultazione “c’è stato un eccesso di toni per responsabilità diverse, anche mie”