Un weekend all’insegna di “Puliamo il mondo”, l'iniziativa di Legambiente per ripulire col volontariato zone degradate del paese. Puliamo il Mondo è l'appuntamento italiano di Clean Up The World, il più grande evento internazionale di volontariato ambientale, nato a Sydney nel 1989, che coinvolge ogni anno oltre 35 milioni di persone in circa 120 Paesi” In Italia anche quest'anno si sono svolte decine di iniziative in tutto il paese. Grande successo per l'edizione 2019 della storica campagna di Legambiente iniziata 27 anni fa. “Nel week-end oltre 700 mila volontari (tra giovani, scuole, migranti, comunità straniere) si sono rimboccati le maniche, insieme ad oltre 1600 comuni, 38 associazioni laiche e cattoliche e alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, per ripulire aree degradate e spazi della città- riferisce l’Ansa-.Ma anche per dire no a muri e pregiudizi e rilanciare l'importanza di creare e favorire relazioni di comunità puntando su accoglienza e integrazione”.
Battaglia politica
Eppure, persino sull’ecologia, il mondo politico è tutt’altro che coeso. “Ora è il momento di osare, perché non abbiamo alternative- sostiene il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa-. Dalla maggioranza che ha portato avanti con forza la legge sugli ecoreati e altre leggi di tutela ambientale mi aspetto una grande stagione di riforme ambientali. Sicuramente ripartiamo con maggiore slancio. Dobbiamo proseguire il lavoro finora svolto per abbandonare l'attuale sistema di gestione dei rifiuti e puntare sull'economia circolare. E poi, ancora, accelerare le bonifiche”. Le priorità sono cambiamento climatico e bonifiche dei siti industriali. “Il capo politico dei 5 stelle e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio insiste che la priorità per questo governo e maggioranza è il taglio dei parlamentari e non l'emergenza climatica precisando anche che non dovranno esserci nuovi balzelli. Non è superfluo far presente a Di Maio che l'inquinamento atmosferico in Italia, secondo l'Agenzia Europea per l'Ambiente ha un costo annuale pari 80 miliardi di euro l'anno pari al 4% del Pil”, afferma il coordinatore esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli. “Questo significa che ogni anno su ogni cittadino italiano, compresi i neonati, si concentra un costo di 1.350 euro a dovuto all'inquinamento. Il governo sul problema- aggiunge Bonelli-. Dell'emergenza climatica dovrebbe improvvisare di meno, come accaduto con il Dl clima Costa, e costruire politiche strutturali e non arlecchinate che servono solo a conquistare titoli di giornali ma non a far bene al clima”.
Contro l’indifferenza
Roma e il Lazio in prima linea contro l’inquinamento, Sessanta le iniziative nella capitale e 150 in tutta la regione, più di 10 mila i volontari coinvolti che armati di guanti sacchi e pettorine hanno ripulito strade, aree verdi, cortili scolastici, piazze, alvei fluviali, monumenti cittadini e piccoli borghi del Lazio; protagonisti i tanti comuni aderenti, le scuole, i gruppi scout, i comitati e le associazioni del territorio. Una mobilitazione generale anche quest'anno per “Puliamo il Mondo”, la più importante e diffusa iniziativa di volontariato e pulizia del pianeta. “Con “Puliamo il Mondo”, la bellezza e l'importanza del volontariato si torna a mostrare in tutta la sua forza, con impagabile impegno e inguaribile voglia di rimboccarsi le maniche e migliorare il territorio – spiega a LaPresse Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -.Dai tanti circoli di Legambiente, tutti in azione nel Lazio, ai piccoli o grandi comuni, le loro amministrazioni e le loro associazioni, che si impegnano a ripulire le proprie aree degradate; dai comitati di pendolari che si prendono cura delle stazioni ferroviarie che frequentano, fino alle decine di iniziative che a Roma sono diffuse in ogni quadrante cittadino, per rendere più vivibile e bella la capitale”. Migliaia i sacchi di rifiuti raccolti ma ancor più grande la soddisfazione per ciascuno, di aver preso parte alla più grande azione di volontariato e cura del territorio nel pianeta. Tanti cittadini di Roma e del Lazio hanno individuato le iniziative più vicine e vi hanno preso parte. Per ognuno un paio di guanti da indossare, un sacco da riempire e un'area da far diventare più bella. “Con “Puliamo il mondo dai pregiudizi” abbiamo creato un’occasione di coinvolgimento anche dei migranti e delle comunità straniere che risiedono nei nostri comuni e che vogliono ridare decoro agli spazi di vita comune”, afferma Francesca Ferro, direttore di Legambiente Campania.