Chissà, gli elettori italiani potrebbero tornare al voto – verosimilmente ad inizio autunno – con uno schema politico diverso da quello del 4 marzo scorso. L'alleanza di centrodestra, uscita dalle urne con il 37%, potrebbe sgretolarsi. E' un'ipotesi, che qualcuno in queste ore, al di là delle rassicurazioni di Silvio Berlusconi, ritiene molto plausibile.
Cdx unito? Salvini molto cauto
Ad avallare uno scenario di questo tipo sarebbe la diffidenza ostentata da esponenti della Lega nei confronti degli alleati dello scorsa tornata elettorale. Dapprima è stato il leader del Carroccio, Matteo Salvini, a dispensare cautela sull'allenza con i forzisti. “La condizione per un'alleanza con Forza Italia è cambiare le regole europee, non posso allearmi con chi mi dice che l'Europa va bene così”, ha detto ieri a Radio Anch'io. Gli fa eco oggi, sulle pagine del Sole24Ore, Lorenzo Fontana, vicesegretario della Lega e vicepresidente della Camera. “Prima di confermare l'alleanza con Forza Italia serve un confronto schietto. Lo dico chiaro: mai più gli elettori della Lega voteranno chi ci ha definiti traditori o irresponsabili”, le parole del deputato veronese.
Alleanza Lega-M5S?
Al contempo, Fontana tiene aperto lo spiraglio di un'alleanza con il M5S. “Non escludo nulla”, ha detto al quotidiano di Confindustria. “Di sicuro – ha aggiunto – il lavoro che è stato fatto in queste settimane ci ha permesso di conoscerci meglio e c'è stata una buona collaborazione. Si apre ora una fase di riflessione ma l'importante è tornare al voto il prima possibile”. E all'apertura di Fontana fa da sponda Danilo Toninelli, capogruppo 5stelle al Senato. “La Lega è certamente meglio del Pd che non ha voluto nemmeno venire al tavolo con il M5S a discutere di temi. Se gli altri interlocutori sono ai livelli del Pd, la Lega è l'unico interlocutore con cui fare qualcosa se non dovessimo raggiungere la maggioranza assoluta di consensi“. E ancora, al Sole24Ore Toninelli prosegue: “Un'alleanza elettorale con la Lega? È prematuro parlarne”. Sicuramente rendono appetibile questa ipotesi i sondaggi di Demopolis: Carroccio e 5stelle insieme raggiungono insieme il 54,1% dei consensi, con il partito guidato da Matteo Salvini che sale di ben 6 punti (ora al 23,4%) rispetto al risultato del 4 marzo scorso.
Forza Italia “responsabile”
Dunque la porta resta aperta a nuovi scenari di alleanze politiche. Mentre dalle parti di Forza Italia non sembra così unanime il consenso sulla decisione di Berlusconi di non votare la fiducia al governo Cottarelli. Renato Brunetta si dice “preoccupatissimo”. Con lo spread che sale, aggiunge, “serve senso di responsabilità di tutte le forze politiche”. Il senso di responsabilità potrebbe tradursi in un voto di fiducia all'esecutivo dell'uomo della spending review? Chissà. Per ora non è nulla più di un'ipotesi, che laddove si concretizzasse, potrebbe rappresentare la prima pietra di una possibile nuova coalizione, di centristi, di moderati, provenienti da Forza Italia come dal Pd. Uno scenario, quest'ultimo, che sembra coerente con l'auspicio espresso su Facebook da Pierferdinando Casini. “È arrivato il momento di un'alleanza popolare, europeista e solidale, contrapposta ai sovranisti anti europei – la riflessione dell'ex presidente del Senato, ora nel Pd -. Bisogna superare le tradizionali case politiche e unire tutti quelli che sono dalla stessa parte, a difesa dei valori della Costituzione e della permanenza dell'Italia in Europa. Sarà una battaglia come nel '48: tutti sono chiamati all'appello”.