Sembra entrato definitivamente in fase di scioglimento, dopo il faccia a faccia mattutino (riportato dall'Agi) tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il nodo sul futuro premier frutto dell'asse di governo Lega-Movimento 5 stelle. Il leader del Carroccio ha mostrato ottimismo al termine del minivertice privato, concluso verso le 13, annunciando che “stamattina abbiamo chiuso su nome del premier e squadra di governo e speriamo che nessuno metta veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani”. Parole che Salvini ha pronunciato nel corso di una conferenza stampa tenuta a Fiumicino. Quello del prossimo presidente del Consiglio, ha spiegato, sarà un “nome equilibrato che soddisfa noi e loro, ora aspettiamo un segnale dal Quirinale”.
Nome equilibrato
Un segnale che è arrivato poco dopo in realtà, con il presidente della Repubblica Mattarella che ha convocato i due leader di partito al Colle domani in giornata. Probabilmente l'atto finale per la formazione del nuovo esecutivo, a distanza di quasi tre mesi dalle elezioni politiche. Ancora nessuna indiscrezione sul nome del futuro premier il quale, “per rispetto della figura presidenziale” verrà comunicato prima a Mattarella. Alla domanda se si tratti di un politico o di una figura tecnica, il segretario della Lega ha optato per un dribbling, spiegando che “chiunque fa politica” e che “si tratta di una persona equilibrata che, forse, in passato non ha mai votato né per la Lega né per il Movimento 5 stelle”. Domani, prima della salita al Colle, Salvini e Di Maio dovrebbero incontrarsi nuovamente. Sicuramente, a questo punto, la figura indicata non sarà il capo politico dei pentastellati.
L'avvertimento francese
Sembra finalmente avviata, dunque, la strada che porta all'esecutivo della XVIII Legislatura, il primo colorato di verde e di giallo. E nella giornata di oggi, quando gli esiti del colloquio Lega-M5s della mattina non erano ancora stati diffusi, dalla Francia è arrivato il primo avvertimento al nuovo governo il quale, per il ministro dell'Economia Le Maire, dovrà mantenere gli impegni su deficit e debito pubblico per non mettere a rischio la stabilità dell'Eurozona. Un'avvisaglia che non ha incontrato il gradimento di Matteo Salvini, il quale ha definito “un'invasione di campo” le parole del guardasigilli d'oltralpe. A ogni modo, al netto di un contratto di governo già esistente, nuove indicazioni sulla futura linea d'azione poranno arrivare dall'indicazione della figura del premier, per la quale bisognerà a questo punto attendere ancora qualche ora.