Idriz Idrizovic, imam kosovaro 39enne, è stato arrestato ieri e poi espulso dall'Italia perché ritenuto “un pericolo per la sicurezza nazionale”. L'imam, che lascia nel Bel Paese moglie e 5 figli, fu un mujaheddin (un guerrigliero islamista) durante la guerra del Kosovo ed era arrivato in Italia una decina di anni fa con la famiglia. Oggi è stato espulso dal territorio nazionale, direzione Pristina (la capitale kosovara).
Proselitismo radicale
Come riporta Ansa, Idrizovic si era stabilito negli utimi mesi a Olgiate Molgora, nella Brianza lecchese (luogo dove è stato arrestato) ma per anni è stato uno dei tanti imam itineranti che predicano nelle moschee di mezza Lombardia. L'uomo è accusato di proselitismo sulla base di esplicite posizioni integraliste.
Amicizie pericolose
L'imam, che lavorava stabilmente in una cooperatica, intrattenva diversi collegamenti con predicatori integralisti e ultraradicali. Tra questi, secondo le indagini del Ros, figurano Idriz Bilbani, kosovaro impegnato nelle attività di propaganda per la radicalizzazione, arrestato nel 2014 dalla Polizia kosovara poiché coinvolto in attività terroristiche, e Husein alias Bilal Bosnic, predicatore itinerante arrestato il 3 settembre 2014 dalla Polizia bosniaca nel corso di un'operazione antiterrorismo, poiché reclutava combattenti da inviare in Siria e Iraq.
Il divieto di entrare in Germania
Secondo le autorità tedesche, dove aveva tentato di emigrare, l'uomo è un “predicatore d'odio” salafita, coinvolto nella radicalizzazione di combattenti stranieri per lo Stato Islamico. Per tale motivo, non gli era stato permesso entrare in Germania. Ora, l'espulsione anche dall'Italia. Il decreto è stato firmato dal ministro dell'Interno Marco Minniti, dopo il lavoro di indagine svolto dal Raggruppamento operativo speciale dell'Arma dei Carabinieri.