Le minacce non sono d'aiuto e non porteranno a avvicinarsi a una soluzione” per i migranti a bordo alla Diciotti. Così il portavoce della Commissione Ue, Alexander Winterstein. “In Europa le minacce non servono a niente e non portano da nessuna parte”, ha spiegato il portavoce della Commissione. “Il solo modo per risolvere le cose in Europa – ha continuato Winterstein – è lavorare insieme in modo costruttiva e di buona volontà. Ed è quello che la Commissione cerca di fare da tempo“.
Il riferimento del portavoce della Commissione Ue è alle parole usate da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il capo del M5s ha detto ieri che se dalla riunione della Commissione europea, in programma oggi, “non esce nulla sulla Diciotti e la redistribuzione dei migranti, allora io e il Movimento 5 stelle non saremo più disposti a dare all'Unione europea 20 miliardi ogni anno”. E ancora: “In questi mesi abbiamo avuto modo di vedere come funziona la linea morbida nei confronti dell'Unione europea e come funziona la linea dura nei confronti dell'Unione europea. Io, sulla linea dura“. Altrettanto netto l'altro vicepremier, nonché ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ha sempre ribadito che, se l'Europa non accetta la redistribuzione dei migranti a bordo della Diciotti, lui non autorizza lo sbarco. Qualche giorno fa ha inoltre mandato un chiaro messaggio: “Prima di chiedere lo sbarco dalla Diciotti, forse sarebbe meglio alzare il telefono e chiedere spiegazioni a Bruxelles e agli altri governi europei“.