Il mondo dell'agricoltura, in Italia, è in mobilitazione. Non solo la protesta dei pastori sardi contro il compenso troppo basso che viene loro riconosciuto dagli industriali del latte, anche in Puglia gli agricoltori impugnano diverse ragioni per far sentire la loro voce di dissenso e lanciare appelli alle istituzioni. Tra domani e giovedì, in piazza Montecitorio, sono attese due manifestazioni. Identiche le rivendicazioni: un sostegno dello Stato per rifondere i danni patiti dagli olivicoltori per via delle gelate di febbraio e marzo 2018 ed interventi per la xylella fastidiosa con lo sblocco dei 70 milioni di euro per la rigenerazione dell'agricoltura nel Salento.
Coldiretti Puglia: “Nel 2018 persi 317milioni di euro”
La manifestazione di domani (appuntamento alle 9.30 davanti alla Camera) è indetto da Coldiretti Publica. “Ci stiamo confrontando con i parlamentari di tutti gli schieramenti circa i provvedimenti urgenti per il settore olivicolo sul tavolo della discussione. Nel 2018 la Puglia ha perso 317 milioni di euro di produzione lorda vendibile del settore oleario e oltre 1 milione di giornate risultano azzerate per colpa delle gelate, per cui l'unico strumento regionale già pronto è andato in fumo, mentre sulla xylella c'è stato un ulteriore inutile rinvio del Piano perché ritirato dall'assessore regionale, quando la discussione sarebbe già iniziata il 24 gennaio in Conferenza Stato-Regioni. Di tempo ne è stato perso tanto e oggi vanno date risposte concrete al mondo olivicolo”, tuona il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. Prevista la presenza di una delegazione di pastori sardi.
L'accusa dei Gilet arancioni a Coldiretti
Saranno appunto due le manifestazioni: il mondo degli agricoltori marcia diviso. A spiegarne i motivi sono i Gilet arancioni, movimento nato in Puglia ad inizio anno. “Coldiretti ha perso l'ennesima occasione per rafforzare il mondo agricolo, affrettandosi nelle ultime ore ad organizzare un sit in a Roma due giorni prima della grande manifestazione degli agricoltori del 14 febbraio, convocata da almeno venti giorni. Ci saremmo tolti anche i gilet pur di marciare compatti, glielo avevamo detto anche nei colloqui cordiali privati di questi giorni, ma alcuni di loro, i soliti funzionari, hanno preferito rimarcare questa divisione. Una divisione che gli agricoltori continuano a non capire”, così Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei Gilet arancioni. Secondo il portavoce dei Gilet arancioni è “una divisione che danneggia tutti perché ci fa perdere credibilità agli occhi del Governo e degli stessi parlamentari di maggioranza e opposizione. Una divisione che ha accecato i dirigenti Coldiretti, tanto da portarli ad annunciare, ad esempio, di essere pronta a raccogliere domande per un bando da 1 milione di euro che la Regione Puglia non ha mai emanato, o a dare il via libera ad un piano Xylella che non aveva un solo intervento a favore delle aziende e dei frantoi colpiti dal batterio“.