Crescono i prestiti concessi dalle banche italiane ai clienti. Secondo l’ultimo rapporto Abi, realizzato su un campione di 78 istituti di credito che rappresentano circa l’80% del mercato, i finanziamenti alle imprese hanno segnato nei primi cinque mesi del 2015 un incremento di circa il +11,6% sul corrispondente periodo dell’anno precedente (gennaio-maggio 2014). Per le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili, sempre nello stesso periodo, si è registrato un incremento annuo del +64,4% rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno. Nell’analogo periodo, le nuove operazioni di credito al consumo hanno segnato un incremento del +11%.
A giugno 2015 il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha presentato una variazione prossima allo zero (-0,1%) nei confronti di giugno 2014, -0,6% il mese precedente e migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. Questo di giugno 2015 per i prestiti bancari a famiglie e imprese è il miglior risultato da aprile 2012. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a 1.833 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.415,5 miliardi di euro.
A giugno 2015, i tassi di interesse sui prestiti si sono posizionati in Italia su livelli ancora più bassi – si legge ancora nel Rapporto mensile dell’Abi -. Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,42%, minimo storico (3,43% il mese precedente; 6,18% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è collocato al 2,10% (il valore più basso da maggio 2010) dal 2,17% del mese precedente (5,48% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è attestato al 2,75% (2,65% il mese precedente e segnando il valore più basso da ottobre 2010; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui quasi i due terzi sono mutui a tasso fisso.