In crisi economica le aziende si affidano a contratti di lavoro meno esosi per le loro casse. Fra questi il part time ha avuto particolare successo nel 2014, con gli occupati che hanno superato i 4 milioni a fronte dei 18 impiegati a tempo pieno. I dati provengono dall’Istat, che giusto ieri ha certificato il miglioramento della situazione occupazionale generale nel nostro Paese. Nel quarto trimestre 2014 gli occupati a tempo parziale sono aumentati del 3,2%, con una crescita soprattutto per il part-time involontario (il 64% dei lavoratori a tempo parziale). Tra ottobre e dicembre sono inoltre maggiormente cresciuti i dipendenti a termine (+6,6%) e i collaboratori (+8,9%).
In generale il rapporto Istat certifica l’ennesima spaccatura tra Nord e Sud, visto che l’occupazione cresce solo al Settentrione (+04%) e al Centro (+1,8%), mentre continua il calo nel Mezzogiorno (-0.8%). L’aumento degli occupati riguardo solo gli over50, mentre i giovani lavoratori sono ancora in calo; inoltre abbiamo 110mila lavoratori stranieri in più e 23 mila lavoratori italiani in meno. Rispetto al 2013 abbiamo avuto una disoccupazione maggiore: 12,7% nel 2014 contro il 12,1% dell’anno prima. Il 12,7% di disoccupazione è il massimo mai registrato dal 1977 (ovvero da quando l’Istat ha cominciato a registrare questi dati).