E'stata rinviata a giudizio Laura Bovoli, madre dell'ex premier Matteo Renzi, in merito all'inchiesta sul fallimento e le presunte false fatturazioni della società cuneese Direkta srl, avvenuto nel maggio 2014: l'accusa mossa nei confronti della signora Bovoli è di concorso in bancarotta documentale. A disporre il rinvio a giudizio è stato il giudice del Tribunale di Cuneo, Emanuela Dufour, sulla base degli elementi emersi nel corso dell'indagine sulle relazioni che la donna avrebbe intrattenuto con la Direkta attraverso la società della quale all'epoca (2012) era amministratrice, la Eventi 6 di Rignano sull'Arno. L'amminstratore della società di Cuneo, Mirko Provenzano, ha già ricevuto una condanna dopo aver patteggiato.
Il caso
Secondo quanto ipotizzato dal titolare dell'indagine, il pm Pier Attilio Stea, l'ex amministratore di Direkta avrebbe usufruito di tre note di credito fasulle, pianificate a tavolino con Laura Bovoli, al fine di posporre le richieste di pagamento che arrivavano da quattro società cooperative creditrici della Direkta. Si tratta del primo processo a carico della madre dell'ex premier Renzi, arrestata nei giorni scorsi assieme a suo marito Tiziano e ora ai domiciliari. Le accuse mosse nei confronti dei coniugi Renzi dal pm Luca Turco è di bancarotta fraudolenta e falsa fatturazione nell'ambito di un'indagine sul fallimento di tre cooperative direttamente connesse, secondo le ipotesi formulate, alla Eventi 6 gestita dai coniugi anche se, durante il primo colloquio con gli inquirenti, Laura Bovoli aveva spiegato di essere fuori da ogni incarico dopo essersi dimessa dalla società. Suo marito, invece, aveva parlato della sua cancellazione dall'iscrizione dall'ordine degli agenti di commercio.
Per quanto riguarda il prossimo processo su Direkta, altri imputati saranno Paolo Buono, di San Secondo di Pinerolo, anche lui cliente di Direkta, e Franci Peretta, di Rivalta Bormida, difeso da Luca Gastini, che teneva la contabilità per Provenzano. Parte civile è il fallimento della Direkta con l’avvocato Vittorio Sommacal e un creditore. Prima udienza il 19 giugno.