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Latte: -2% di consumo a causa delle fake news

Con un calo del 2,1% dei consumi su base annuale il latte fresco rischia di pagare un conto pesante alla diffusione delle fake news. Lo denuncia Coldiretti sulla base dei dati Ismea relativi al terzo trimestre 2019 in relazione alla bancarotta di Borden Dairy, il secondo produttore di latte Usa con 163 anni di storia e un fatturato di 1,18 miliardi di dollari affossato dalle fake news.

Notizie false

Ogni anno si producono in Italia 11 milioni di tonnellate di latte di mucca, 500mila tonnellate di latte di pecora, oltre 200mila di latte di bufala e 60mila di latte caprino, ma si registra una flessione nei consumi, influenzati negativamente dalle fake news diffuse in rete secondo le quali il latte sarebbe dannoso in quanto un alimento destinato all’accrescimento di cui solo l’uomo, tra gli animali, si ciba per tutta la vita. Il filone di pensiero contrario a latte e latticini – spiega la Coldiretti – “si poggia sul China Study, un’indagine epidemiologica svolta a partire dal 1983 in Cina, i cui risultati sono stati ritenuti inattendibili dalla comunità scientifica e dall’’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro”. Altro grande falso è che con il latte si ingeriscano sostanze inquinanti e ormoni (vietati in Italia e in tutta Europa) o che aumenti il rischio di osteoporosi “rubando” calcio allo scheletro mentre “proprio i prodotti lattiero caseari sono una fonte privilegiata di calcio, sia per la notevole quantità presente che, soprattutto, per la sua “biodisponibilità”. Inoltre, il latte “influisce positivamente su ipertensione e diabete”. In Italia sono circa 12 milioni le persone che usano bevande vegetali per un consumo sotto gli 85 milioni di litri all’anno: preparati a base di riso, mandorla, avena, cocco e farro che, evidenzia Coldiretti, “hanno il colore e la consistenza del latte, ma non ne hanno le caratteristiche nutrizionali e organolettiche”.

Latte intero

I benefici del latte, nello specifico del latte intero sui bambini, sono stati evidenziati da uno studio pubblicato sul The American Journal of Clinical Nutrition, secondo cui l'assunzione di latte intero rispetto a quello scremato, ridurrebbe il rischio obesità e sovrappeso del 40%. Era dunque una fake news quella secondo cui il latte intero farebbe ingrassare. Lo studio ha coinvolto circa 21 mila bambini e ragazzi di 1-18 anni , ed è stato realizzato dal St. Michael's Hospital di Toronto. Gli esperti hanno analizzato 21 studi realizzati da 7 diversi Paesi, alcuni dei quali prevedono nelle linee guida nazionali l'assunzione di latte scremato per i bambini sopra i 2 anni, ovvero un latte a ridotto contenuto di grassi. Ora bisognerà attendere la sperimentazione clinica per verificare se ci sia una relazione di causa effetto tra i grassi contenuti nel latte e il rischio di obesità.

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