Il centrodestra è la coalizione uscita vincente dalle elezioni. Però da sola non ha i numeri per governare, pertanto ci sarebbe bisogno del M5S per formare un esecutivo che abbia i numeri. Ma se i pentastellati continuano a porre veti, l'unica strada sarà quella del voto. Così Matteo Salvini, segretario federale della Lega, appena uscito dalla consultazione in Quirinale con il capo dello Stato Sergio Mattarella.
“Molti sono venuti qua a dire dei no, noi siamo venuti a dire di sì”, ha detto il leader del Carroccio alla stampa. “Più che i ruoli ci interessano i programmi – riforma del lavoro, delle pensioni, autonomie – continuerò ad ascoltare tutto”, ha aggiunto. Perché “con i personalismi non si va da nessuna parte”.
“Andremo in Parlamento solo con numeri certi – ha proseguito il leader leghista – ma non abbiamo detto no a prescindere a nessuno”. E numeri alla mano naturalmente coinvolgendo i Cinquestelle a cui dirige un appello: “Ci piacerebbe che questo Paese venga governato per cinque anni. Bisogna smussare degli angoli, facendo dei passi a lato” come quelli fatti dalla Lega per l'elezione dei presidenti delle Camere.
L'alternativa è tornare al voto. “Se qualcuno dovesse fare la sua parte solo a parole di fatto si tornerebbe alle urne – ha detto Salvini -. Questa però è una soluzione che non mi auguro”. L'avviso è a tutti gli altri partiti: “Se si rimane su impuntature, il Governo non nasce e restano solo le elezioni“.