“Scarsa concorrenza, poche gare, servizi scadenti”. Lo dice l’AutoritĆ Garante per la concorrenza e il Mercato nell’indagine sul trasporto pubblico locale “seconda voce di spesa per le Regioni dopo la SanitĆ ”, che documenta l’arretratezza di un settore che impegna oltre 7 miliardi di euro di fondi statali e ne genera quasi 11 di ricavi, con la vendita dei biglietti che copre appena il 30% dei costi (anche a causa della piaga dell’evasione tariffaria). Ā “Nonostante i rilevanti esborsi di denaro pubblico, non c’ĆØ equitĆ sostanziale nell’accesso ai servizi di Tpl nĆ© sono state intraprese politiche efficaci per sviluppare la mobilitĆ sostenibile”.
L’Antitrust sottolineaĀ che “anche nei grandi centri urbani il fondamentale diritto alla mobilitĆ non ĆØ assicurato in modo uniforme: anzi, a volte l’offerta ĆØ peggiore proprio nelle zone frequentate dagli utenti con redditi minori”.
Lo studio evidenzia come, “oltre alle performance insoddisfacenti, rispetto ai principali Paesi europei, emergono gravi squilibri strutturali tra cui: investimenti insufficienti in infrastrutture; parco rotabile obsoleto; notevoli divari territoriali, per cui gli utenti di alcune Regioni, soprattutto centro-meridionali, hanno accesso a meno servizi e di qualitĆ peggiore, senza peraltro pagare prezzi inferiori”. Inoltre, “quasi il 70% delle perdite del settore, considerando le societĆ a partecipazione pubblica, riguarda la Regione Lazio”.