E’ tutto pronto per la manifestazione della Fiom che si svolgerà domani a Roma. Il mondo della sinistra si muove, curioso di conoscere le prossime mosse di Maurizio Landini che da poco ha deciso di scendere nell’agone politico. Il leader sindacale dei metalmeccanici ha già assicurato che non fonderà alcun partito; il suo biettivo, semmai, è formare un movimento di opinione, federando associazionismo e lavoratori. Nessuna Syriza in salsa italiana anche se la volontà resta quella di cambiare “l’Italia più di Renzi”.
All’evento di sabato parteciperanno, oltre a Susanna Camusso, anche diversi esponenti del Pd, tra cui Pippo Civati, sempre più in rotta di collisione con il premier. “Sarò in piazza, come ogni anno, alla manifestazione sindacale della Fiom – ha scritto sul suo blog – Però trovo fuori luogo certe parole, non credo, per esempio, che si possa dire di Gianni Cuperlo, con cui ho avuto spesso da discutere, che la sua posizione è determinata dalla preoccupazione della poltrona, e mi sembra che di tutto abbiamo bisogno tranne che del narcisismo delle piccole differenze, per cui ci si attacca tra simili, con la pretesa di essere nuovi e decisivi a discapito degli altri”. Il riferimento è a un passo dell’intervista rilasciata all’Espresso dal segretario della Fiom.
“Landini liquida tutte le forme esistenti di sinistra politica. Se la prende con Sel che non è più un riferimento. Adotta l’argomento renzian-grillino per cui gli esponenti della minoranza del Pd sono solo preoccupati della loro ricandidatura – spiega Civati che aggiunge – ho letto la piattaforma presentata dalla Fiom, ci sono molte cose condivisibili, ma molte altre sono lontane da un compiuto progetto di governo”. Intanto escono i primi sondaggi su Landini, secondo la rilevazione dell’Istituto il 57% degli italiani non vorrebbe una sua discesa in politica.