Con riferimento alle entrate, anche tributarie, dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale, notificati, negli anni dal 2000 al 2017, dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione, i medesimi enti locali possono stabilire, entro il termine fissato per la deliberazione del bilancio annuale di previsione, l'esclusione delle sanzioni”. E' quanto si legge in un emendamento a firma leghista per l'estensione della sanatoria del decreto fiscale, la quale mira a includere anche le entrate comunali come l'Imu e la Tasi ma anche l'imposta sulle insegne. Nel mirino del Carroccio finisce anche il trasferimento di denaro in Paesi al di fuori dell'Unione europea, con un ulteriore emendamento nel quale si propone una tassazione sui cosiddetti “money transfer” dai 10 euro in su (fatta eccezione per le transazioni commerciali). La tassa si costituirà di un prelievo dell'1,5% su tutte le operazioni rientranti nella suddetta categoria.
Stretta sulle auto senza rc
Il giro di vite della Lega si annuncia anche sugli automobilisti sorpresi a guidare senza assicurazione: il rischio, in caso di stop e di mancata presentazione dell'rc auto, potrebbe dapprima essere il raddoppio della multa (tra 848 e 3.939 euro) ma anche il ritiro della patente. Per i casi cosiddetti di reiterazione, infatti, è stata avanzata la proposta di una “sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo del veicolo per quarantacinque giorni” o, in caso, “la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente per sessanta giorni”. L'emendamento è stato presentato con primo firmatario Enrico Montani.
Pace fiscale
In tutto, sono stati 578 gli emendamenti proposti (i quali andranno al vaglio probabilmente nella giornata di domani). Tra questi, tuttavia, non è stata compresa la pace fiscale sulle cartelle dei contribuenti in difficoltà economica (l'emendamento sarebbe in fase di lavorazione ma, a quanto risulta, dovrebbe mantenere l'idea iniziale del saldo e stralcio), mentre resta invariato, almeno per il momento, il passaggio sulla normativa che prevede i rimborsi ai truffati. Sarebbe in fase di lavorazione, invece, il cosiddetto “fondo paracadute”, destinato a tutti quei contribuenti con la rottamazione (su interessi e sanzioni) delle cartelle già in corso, secondo i profili di difficoltà economica previsti dal dl.