Aveva abbandonato le pagine dei giornali il 17 giugno scorso, quando dopo giorni di polemiche e di incertezza sulla sua destinazione, la nave Aquarius aveva attraccato al porto di ValenciaĀ scortata da mezzi della Guardia costiera e della Marina dell'Italia. Carica di 630 migranti, l'imbarcazione era rimasta per 48 ore ferma nel mar Mediterraneo, nel tratto tra Italia e Malta. Il governo italiano, infatti, aveva deciso proprio in quei giorni di chiudere i propri porti alle imbarcazioni delle ong, tra le quali fa parte la Aquarius, della Sos MediterranĆ©e.
Ora, la nave Aquarius torna in mare.Ā Riparte dal porto di Marsiglia, dove ĆØ rimasta ferma per lavori di manutenzione e allo stesso tempo dove si ĆØ dovuta adattare a un nuovo contesto politico, con la decisione di impedire ai mezzi di soccorso civile di operare nelle acque internazionali al largo della Libia dallāinizio di giugno.āFino a quando la Libia non potrĆ essere considerato un posto sicuro, la Aquarius –Ā ha confermato la ong Sos MediterranĆ©eĀ –Ā non farĆ sbarcare alcuna persona in un porto libicoā. La volontĆ dell'organizzazione ĆØ di rappresentareĀ āuna sentinella civile del Mediterraneoā. Resta perĆ² da capire in quale porto vorrĆ attraccare, visto che il governo italiano non intende fare marcia indietro e lo ha dimostrato anche in occasioni successive al caso Aquarius.