La manovra passa alla Camera e diventa legge. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 307 sì e 116 no. Diviene pertanto operativo il ddl uscito dal consiglio dei ministri del 15 ottobre e modificato nell’esame parlamentare. I punti cardine restano quelli voluti dall’esecutivo, che su alcune misure non ha accettato compromessi. Cominciando dal bonus da 80 euro che viene reso strutturale per la platea inizialmente prevista, quella dei lavoratori dipendenti compresi tra gli 8.000 e i 24.000 mila euro di reddito annuo.
L’approvazione della Legge di stabilità a Montecitorio è stata però caratterizzata dalle proteste del Movimento 5 Stelle, in una delle giornate più difficile per i pentastellati che hanno dovuto vedersela anche con la fuoriuscita dalle loro file di tre parlamentari. I pentastellati non avevano dato particolare filo da torcere in Commissione Bilancio né durante i voti di fiducia nel primo esame dell’Aula. Ma hanno deciso di smuovere le acque in questo secondo passaggio alla Camera, scatenando in più occasioni una vera e propria bagarre mediatica.