Riace, piccolo comune del Reggino, è assurto a simbolo dell'accoglienza negli ambienti della sinistra. Un “modello”, così è stato definito quello attuato dal sindaco Mimmo Lucano, sottoposto agli arresti domiciliari nell'autunno scorso. Eppure, proprio nel feudo del primo cittadino diventato famoso, la Lega ha fatto man bassa di voti: il 30 per cento. Lo ha annunciato nel corso della conferenza stampa di stamattina Matteo Salvini: “A Riace e Lampedusa Lega primo partito, adesso tocca a noi”.
Il sovranismo asfalta la sinistra
Ma a far riflettere è anche il risultato, nel comune calabrese, delle altre due forze della coalizione di centrodestra: Forza Italia si assesta al 9%, sotto il risultato nazionale, mentre è “boom” di Fratelli d’Italia, dato al 9,42%. Da sole le due forze sovraniste (Carroccio e partito di Giorgia Meloni) riescono a raccogliere quasi il 40 per cento dei voti. Tiene il M5s (27,4%), mentre il Pd è al 17,3% (ben tre punti in meno rispetto alla media della provincia di Reggio Calabria). Il rosso resta poi un colore marginale nel comune di Mimmo Lucano: solo il 2,17 per cento per La Sinistra.
Il risultato di Lampedusa
Ancora più netta la percentuale del Carroccio a Lampedusa: 624 voti e conquista ben il 45,85%. Al secondo posto il Pd, con 286 voti, fermo al 21,01 per cento. Anche sull'isola siciliana il M5s scende al terzo posto (16,83%). Ma va considerato che è stata molto bassa l'affluenza: 26,62%. “Quella di Salvini a Lampedusa è una vittoria di Pirro: il 73,3% degli elettori non ha votato. Salvini ha preso solo 600 voti su 5.274 elettori, di cui solo 1.404 si sono recati alle urne, appena il 26,62%”, dice il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, commentando il voto delle europee nell'isola.