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La disgregazione di Leu

E'durata davvero poco l'esperienza di Liberi e uguali, nata per dare un volto nuovo alla Sinistra e finita col naufragare nel mare magnum di problemi grandi e piccoli che la ricostruzione dello schieramento ha dimostrato di avere. L'alleanza tra Sinistra italiana e gli ex dem migrati dal Nazareno alla corte di Pietro Grasso (ex Pd pure lui) non ha superato la prova delle elezioni, punita da una schiera di votanti assieme a tutto ciò che restava della Sinistra. Certo, l'ufficialità dello scioglimento non c'è ancora e il leader, l'ex presidente del Senato, continua a mostrarsi tutt'altro che intenzionato ad arrendersi. Per lui dare Leu per spacciata è un'esagerazione anche se, negli ultimi tempi, erano stati diversi i pezzi da novanta ad aver manifestato l'intenzione di abbandonare la barca, Laura Boldrini in primis.

Lo sfaldamento

L'idea di ricostruire la Sinistra partendo dai vari pezzi della Sinitra extra Pd si è dimostrata troppo fragile per reggere il peso dei suoi stessi obiettivi: l'intesa con Mdp prima e con Possibile e SI poi, ha concesso allo schieramento di raggiungere appena il 3,3% alle elezioni politiche del 4 marzo e, da lì, il percorso è stato progressivamente in discesa: prima Pippo Civati e Laura Boldrini avevano annunciato l'intenzione di prendere le distanze dalla creatura di Pietro Grasso, per poi arrivare anche agli ex dem di Mdp, anch'essi intenzionati a ripartire in modo autonomo rispetto a Leu, addirittura valutando in estate di tornare in orbita Pd, a patto che il Nazareno si prodigasse in un mea culpa sulle sconfitte elettorali e si ergesse a ruolo di federatore.

Pochi resti

Discorso simile anche per Sinistra italiana, aggregata più tardi a Leu ma comunque parte integrante dello schieramento anche se il leader, Stefano Fassina, all'indomani delle elezioni aveva già iniziato a valutare posizioni alternative, finendo con l'uscire dalla sigla di Grasso per fondare in estate Patria e Costituzione, soggetto politico sovranista e inquadrato come fortemente euroscettico. Difficile tenere insieme i cocci, anche se Grasso ci ha provato (e in parte ci prova ancora): la sensazione è che l'idea di rifondare la Sinistra raccogliendo i malumori verso il Pd in uno schieramento forse troppo difforme sia stata più una scommessa che un piano a lungo termine.

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