195 favorevoli, 52 contrari e un astenuto. Il Senato ha approvato oggi il disegno di legge che riforma gli articoli 1 e 2 dell'articolo 52 del codice penale. Un provvedimento fortemente voluto dalla Lega e che apre alla non punibilità nei confronti di chi agisce per difendere se stesso o altri “in condizioni di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”.
Le novità
Nel testo del ddl approvato si legge: “Chi compie un atto per respingere l'intrusione posta in essere agisce sempre in stato di legittima difesa”. Il provvedimento interviene sul margine di discrezionalità tenuto in considerazione dall'autorità giudiziaria nel verificare se si è di fronte a legittima difesa o meno.
I voti favorevoli
Una larghissima maggioranza possibile anche grazie al voto favorevoli dei senatori di due partiti d'opposizione, Forza Italia e Fratelli d'Italia. In una nota ufficiale, il partito guidato da Giorgia Meloni ha rivendicato il proprio voto favorevole ma ha dichiarato di considerare il testo troppo morbido. Per ritenere legittima l'azione di difesa non sarà necessario che il ladro impugni l'arma, ma basterà che la utilizzi a scopo di intimidazione. Con la modifica dell'articolo 2, inoltre, la legittima difesa viene riconosciuta anche a chi si trova in stato di “grave turbamento”. Vengono così allargate le situazioni in cui è esclusa la punibilità in questi casi.
L'esultanza di Salvini
Matteo Salvini, ministro dell'Interno, ha festeggiato l'approvazione del ddl su Twitter, scrivendo: “La difesa è sempre legittima! Dalle parole ai fatti”. Il voto del Senato ha archiviato anche i “mal di pancia” di alcuni parlamentari del Movimento Cinque Stelle che avevano presentato degli emendamenti al ddl, ritirati poi oggi.
Il 'no' di Leu
Il gruppo parlamentare di Leu, invece, ha votato contro e ha confermato la sua bocciatura al provvedimento con le parole del suo leader, Pietro Grasso: “Non può – ha commentato l'ex presidente di Palazzo Madama – e non deve esserci nessun automatismo anche per evitare che possano consumarsi, approfittando di essere nel proprio domicilio, omicidi dolosi preconfezionati, mascherati da legittima difesa. Presumere sempre e comunque l’innocenza di chi usa un’arma in casa e confezionare per legge una zona franca dei canoni della legalità, è un pericolo serio per uno stato di diritto”.