Ldefinitiva la condanna per Marco Marenco, il noto imprenditore astigiano 63enne coinvolto in un crack societario da oltre 3 miliardi e mezzo di euro.
Pena sospesa
La guardia di finanza gli ha notificato l'ordine di esecuzione per la carcerazione, con relativo decreto di sospensione del medesimo. La Corte di Cassazione ha infatti confermato la condanna a 5 anni per bancarotta fraudolenta, pena patteggiata. Come riporta Ansa, la sentenza è così diventata definitiva, ma la sua esecuzione è stata sospesa in attesa della presentazione dell'istanza volta a ottenere una misura alternativa alla detenzione.
Borsalino
A Marenco – noto soprattutto per essere stato a capo della Borsalino, nota marca di cappelli fallita nel 2017 – sono state disposte, come pene accessorie, l'inabilitazione all'esercizio di una impresa commerciale per anni 10, l'incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per dieci anni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Energia
La storica azienda di cappelli è solo un minuscolo tassello dell'ex impero societario di Marenco, i cui veri business gravitavano nel mondo del trading del gas e dell'energia. L'uomo era arrivato a cumulare cariche in ben 84 società all'Italia e all'estero. Spesso scatole vuote e crollate una dietro l'altra.
Tra le 37 cariche che vedono Marenco ancora in attività, ben sette sono fallite dopo essere passate da tutte le stazioni: prima i concordati poi i fallimenti. Si tratta di nomi noti quali: Finind; Service Srl; Baltea Energia; Elettrica srl; la Camarfin e la Camar.