Non c'è spazio per lo Ius soli nell'agenda di governo. Lo ribadiscono in queste ore in cui il tema è tornato d'attualità i vertici del M5s, ribadendo che non è nel contratto di governo e che andrebbe, piuttosto, affrontato in sede europea. Così come Salvini, poi, anche Di Maio invita a non strumentalizzare Ramy, il giovane d'origine egiziana che ha contribuito a sventare l'attentato sullo scuolabus di San Donato Milanese.
M5s: “Tema venga affrontato in Ue”
Lo Ius soli “non è nel contratto di governo” e come M5s “abbiamo più volte ribadito che va posto nell'agenda europea per evitare che ci siano regole diverse nei vari Stati“. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ospite a 'Circo Massimo', aggiungendo: “Mi fa sorridere chi parla di Ius soli e quando era al governo non l'ha approvato”. Secondo il capo politico dei 5Stelle, Luigi Di Maio, “in questo momento non dobbiamo portare quei bambini nel dibattito sullo Ius soli perchè è una strumentalizzazione, quei bambini secondo me meritano una cittadinanza come una medaglia al valore civile, per quello che hanno fatto. Invece si stanno strumentalizzando”. Anche secondo il vicepremier pentastellato, “il tema dello Ius soli va affrontato in sede europea, non è un tema italiano”.
Salvini: “Servono regole, non Ius soli”
“Falsificavano gli esami per concedere agli immigrati falsi attestati di conoscenza della lingua italiana, così da ottenere i permessi di soggiorno. Una maxi truffa che ha coinvolto più di 6 mila stranieri e che ha fatto scattare cinque arresti per corruzione, falsità ideologica, truffa, contraffazione di documenti, indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Altro che ius soli e cittadinanze in regalo, in Italia servono regole, controlli e rispetto. Grazie alle forze dell'ordine!”. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta così un'operazione della Polizia di Stato di Modena, stroncando di fatto l'ipotesi di un'apertura allo Ius soli.