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ITALICUM IN AULA: E’ SCONTRO SULLA FIDUCIA

Lunedì 27 aprile è iniziata alla Camera la discussione generale sull’Italicum, la nuova legge elettorale che se venisse approvata così com’è, diventerebbe definitiva entrando in vigore dal primo luglio 2016. Fino ad oggi il suo percorso è stato complicato e lo testimonia la giornata di ieri che si è aperta con un aula praticamente deserta: presenti solo 20 deputati per parlare nella prima fase del provvedimento.

Il premier Mattero Renzi ha sfidato le opposizioni e il proprio partito nel giorno in cui l’Italicum è approdato in Aula e ha inviato una lettera aperta ai circoli Dem esortando alla responsabilità e avvertendo: sulla riforma “è in ballo la dignità del Pd”. “Possono mandarci a casa – dice – ma non fermare il cambiamento” e ancora: “Se davanti alle prime difficoltà, anche noi ci arrendiamo come potremo costruire un’Italia migliore per i nostri figli? Se gli organi di un partito indicano una strada e poi noi non la seguiamo come possiamo essere ancora credibili? Abbiamo portato il Pd a prendere tanti voti degli italiani: davvero oggi possiamo fermarci davanti ai veti?”.

Poco dopo arriva la replica della minoranza: “Dignità è un concetto profondo ed è offensivo usarlo a fini di polemica interna. Nessuno può dire che chi esprime un’opinione diversa colpisce la dignità di una comunità come il Pd” si legge in un documento di Sinistra Dem, che fa capo a Gianni Cuperlo, in cui si aggiunge: “In quella lettera il segretario sostiene che chiunque avanza una proposta di miglioramento dell’Italicum vuole azzerare le riforme e colpire il cambiamento. Ma questo è falso. Noi vogliamo le riforme e vogliamo quel cambiamento che proprio certe sordità in questo passaggio rischiano di mettere in crisi.”

Nel testo si legge ancora: “Per parte nostra vogliamo unire e cambiare nel verso giusto”. Ad esempio rivedendo composizione e funzioni del Senato, scegliendo la via di una vera Camera delle Regioni. Questo implicherebbe anche una revisione dei contrappesi necessari a fronte di una legge elettorale che cambia la forma di governo nella direzione di un premierato forte”. E’ così che il documento di Sinistra dem avverte come senza queste correzioni lo spostamento del potere legislativo dal Parlamento al Governo produrrà un inevitabile squilibrio. Per questo “si dovrebbe garantire una coincidenza dei tempi tra l’entrata in vigore della nuova legge elettorale e il completamento della riforma costituzionale. Sono proposte ragionevoli. Una mediazione è ancora possibile, ma servono volontà, coraggio e parole scolpite”

Forza Italia conferma che sull’Italicum, presenterà tre questioni di pregiudizialità, una di costituzionalità, una di merito e una richiesta di sospensiva della legge elettorale. Sulle prime due questioni FI chiederà voto segreto. Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd a margine di un seminario organizzato dai Dem per i 10 anni delle primarie afferma: “Sulle pregiudiziali mi pare che non ci sia la volontà di ricorrere alla fiducia”

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