E'importante preservare l'indipendenza della Banca centrale e delle istituzioni dei mercati finanziari”. Un intervento, quello del vicepresidente della Commissione europea, Vladis Dombrovskis, che significa anche una presa di posizione abbastanza netta da parte dell'Unione europea nei confronti dei casi Bankitalia e Consob che, in questi giorni, stanno dividendo l'esecutivo fra tutela dell'indipendenza e la necessità di una “discontinuità” invocata in coro dai due vicepremier. Ancora divisione, dunque, fra governo e Bruxelles che, in relazione alle misure economiche previste, ha ricordato all'Italia di “rispettare il bilancio”, in attesa di tornare sulla questione una volta superato lo step delle europee. Nel frattempo, al di là delle parole di Dombrovskis il dibattito continua anche in Italia, ed è sempre il vicepremier Matteo Salvini a intervenire parlando delle riserve auree di Bankitalia: “L'oro è di proprietà degli italiani, non di altri”.
Salvini: “Qualcosa va cambiato”
Il risultato alle regionali d'Abruzzo, a ogni modo, ha contribuito ad ammorbidire la posizione del ministro dell'Interno che, dopo essersi detto d'accordo con il collega Di Maio sul fatto di azzerare le nomine dell'istituto bancario, ci va più cauto rimettendo il tutto al premier Conte: “Quel che è certo, e che mi hanno ribadito migliaia di risparmiatori, è che se c’è un istituto che ha 7 mila dipendenti che hanno come missione quella di vigilare, ed evidentemente non l’hanno fatto visti i disastri, è chiaro che qualcosa va cambiato: non dico necessariamente qualcuno ma almeno qualcosa, indipendenza non può far rima con irresponsabilità”.
L'oro di Bankitalia
Per quanto riguarda l'indiscrezione sulla presunta volontà di impiegare le riservee auree (di questo istituto ma anche di altri in altri Paesi, per circa una novantina di miliardi complessivi) come tesoretto di emergenza (avanzata da La Stampa), il vicepremier leghista sembra non escludere l'ipotesi: “Può essere un’idea interessante. So che c’è una proposta di legge che dovrà ribadire quello che per me è scontato: l’oro della Banca d’Italia è degli italiani, non è in prestito. Dopodiché per quanto mi riguarda ci saranno altri metodi. Siccome è custodito in alcuni Paesi del mondo, uno lo può far custodire dove vuole. Ma è di proprietà degli italiani e di nessun altro”.