Novità in arrivo per l’Istituto di previdenza sociale: a partire dall’1 settembre prossimo, infatti, come previsto dalla riforma P.a., “entrerà in vigore il ‘Polo unico per le visite fiscali’, con l’attribuzione all’Istituto della competenza esclusiva ad effettuare visite di controllo”. In sostanza, l’Inps effettuerà controlli per i dipendenti (anche per i pubblici) in malattia, incombenza finora affidata alle Asl. Una prima applicazione della riforma definita “sperimentale” e che, a oggi, vede un quadro normativo ancora non del tutto completato in quanto la ripartizione dei medici convenzionati nei territori non sarebbe per il momento uniforme. Attraverso il monitoraggio degli elenchi, infatti, “è stato possibile riscontrare alcune criticità riferite a specifiche aree territoriali dove la carenza di medici disponibili appare particolarmente rilevante”. Questo, a fronte della presenza di “aree caratterizzate da un numero di medici iscritti nelle liste speciali decisamente elevato rispetto ai fabbisogni”.
Inps: “Incarichi temporanei se mancano medici”
A ogni modo, il messaggio 3265 pubblicato dall’Inps ha dato ufficialmente il via alle procedure per l’istituzione del Polo unico, alle cui istruzioni dovranno d’ora in poi attenersi tutte le pubbliche amministrazioni (Regioni, Province, Comuni, ecc.). Qualora si riscontrassero criticità in merito alla suddetta “disomogeneità di distribuzione” (alla quale non è possibile porre rimedio con il trasferimento dei medici da una lista speciale all’altra), l’Inps ha chiarito che, “ove se ne ravvisi la necessità, si potrà anche procedere con l’assegnazione di incarichi temporanei. Questi, ha precisato ancora l’Istituto, possono essere suddivisi in occasionali (singole visite) o continuativi (4 mesi di durata massima): “Le sedi potranno, altresì, all’occorrenza, utilizzare i medici dipendenti e/o convenzionati dell’Istituto per l’effettuazione delle visite medico fiscali domiciliari e/o ambulatoriali”.
L’Istituto di previdenza sociale ha sottolineato che il controllo riguarderà anche il personale della carriera prefettizia, diplomatica, della magistratura, i docenti e ricercatori universitari. A questi andranno ad aggiungersi anche il personale delle Autorità indipendenti, tra cui “la Consob e la Banca d’Italia, nonché il personale delle Università non statali legalmente riconosciute”. Saranno escluse dalla nuova normativa, ha concluso l’Inps, “gli enti pubblici economici, gli enti morali, le aziende speciali”.