Prosegue il processo di innovazione e digitalizzazione delle amministrazioni italiane. In oltre 10 mila è possibile pagare online (con bancomat o carta di credito) multe, tasse e ticket sanitari, mentre altre 5 mila sono pronte.
A monitorare lo stato dell’arte dei pagamenti elettronici verso la Pa è l’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale, che, dati aggiornati a fine gennaio, conta “1,3 milioni di transazioni effettuate dall’avvio” del progetto. Finalmente l’operazione denominata “PagoPa” sembra avere ingranato la marcia giusta. D’altra parte è uno dei pilastri dell’Agenda digitale e del piano per la semplificazione. Si tratta di una sorta di mercato invisibile, una piattaforma che consente di saldare i conti con le pubbliche amministrazioni in via telematica, con standard di velocità e trasparenza uguali su tutto il territorio. Per i cittadini significa essere liberi di scegliere il mezzo di pagamento più comodo, via web dal pc di casa, evitando le file, o anche tramite le ricevitorie al bar o in tabaccheria. Ma i vantaggi ci sono anche per l’amministrazione pubblica: incassi immediati e automatici, senza rischio di contenziosi, e niente più onerosi contratti per la gestione della riscossione. Insomma in ballo ci sono anche dei risparmi. Ma non finisce qui, l’obiettivo è far diventare PagoPa il progetto pilota per la lotta al contante.
Tornando ai numeri, l’Agid segnala l’aumento degli enti già operativi e dei servizi disponibili. A fine gennaio 2017 risultano aderire al nodo dei pagamenti 15.292 amministrazioni, di cui 10.758 attive con almeno un servizio di pagamento. Basti pensare, rileva l’Agenzia, che “nell’ultimo anno la percentuale delle amministrazioni attive è cresciuta del 2.100%”. Più uffici entrano a far parte del sistema e tante più operazioni di scambio vengono immagazzinate in via digitale: “Nel solo mese di gennaio si sono registrate 439.392 operazioni, con un aumento di oltre il 300% rispetto a dicembre 2016″, fa sempre sapere l’Agid. Tra gli uffici “connessi” ci sono: 8.404 scuole, 2.075 comuni, 14 tra regioni e province autonome, 6 ministeri, 28 università, 122 camere di commercio e una serie di amministrazioni fra cui Inail, Inps, Equitalia, Consip e Aci.
La sfida sta però nel far sì che quasi tutte le 22 mila amministrazioni presenti in Italia possano essere pagate online attraverso un sistema pubblico, garantito ma allo stesso tempo libero come PagoPa. L’obiettivo doveva essere raggiunto qualche tempo fa, l’accelerazione degli ultimi mesi fa ben sperare per la fine del 2017, anno in cui si farà il bilancio della prima Agenda della semplificazione messa a punto dal ministro della P.a, Marianna Madia, proprio per il triennio 2015-2017.