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Indagato Savona, “atto dovuto”

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Indagato Paolo Savona, ministro per gli Affari Europei, per presunta usura bancaria. Il nome dell'economista sardo comparirebbe insieme a quello di altre 22 persone nell'inchiesta condotta dal pm di Campobasso Rossana Venditti. I fatti contestati dalla procura molisano risalirebbero al periodo in cui il ministro svolgeva incarichi dirigenziali per Unicredit- Banco di Roma. In passato, Paolo Savona era stato indagato per lo stesso reato dalla Procura di Cagliari incassando però un'assoluzione con formula piena perchè “il fatto non sussiste”. I magistrati sardi, infatti, avevano accertato l'assenza di dolo diretto.

L'inchiesta

Oltre al ministro, altri nomi eccellenti compaiono nell'inchiesta del pm molisano che ha richiesto una proroga delle indagini di sei mesiAlessandro Profumo, ex presidente di Unicredit ed attuale ad di Leonardo, e Fabio Gallia, amministratore delegato Amministratore delegato della Cassa Depositi e Prestiti. L'iscrizione al registro degli indagati viene considerata “un atto dovuto” anche da Luigi Iosa, avvocato dell'azienda che ha presentato la denuncia da cui è partita l'inchiesta della Procura. La contestazione al ministro non riguarda una responsabilità diretta ma la mancata sorveglianza che avrebbe poi portato al presunto superamento del tasso soglia d'usura.

Il profilo

Paolo Savona è un ministro chiave nell'esecutivo Conte: inizialmente indicato nella casella dell'Economia, sul suo nome si è creato un vero e proprio scontro istituzionale tra il Quirinale ed i partiti di maggioranza che ha rischiato di non far nascere il “governo del cambiamento”. Divenuto ministro per gli Affari Europei, Savona non ha rinnegato le tesi critiche verso Bruxelles espresse nei suoi scritti precedenti. Pur non essendo contro l'Euro, l'economista sardo ha invocato e continua ad invocare la riforma della Bce ed ha espresso il timore che l'uscita dell'Italia dalla moneta unica possa essere decisa da altri. Paolo Savona è stato anche ministro dell´Industria del Governo Ciampi tra il 1993 e il 1994.

Nico Spuntoni: