Il governo lavora a una soluzione condivisa e senza polemiche. L'obiettivo è sempre la tutela della salute e del territorio”. Parole con le quali il premier Giuseppe Conte cerca di allentare la tensione creata attorno al caso dei termovalorizzatori che, nei giorni scorsi, ha creato una crepa nella maggioranza di governo: “Il contratto di governo sul tema generale dei rifiuti – prosegue nella nota congiunta coi suoi due vice – esprime un chiaro indirizzo politico-amministrativo: dobbiamo lavorare per realizzare quanto prima una completa economia circolare e rendere 'verde' il nostro sistema economico” . Durante la sua tappa a Caserta, dove si è recato per offrire una soluzione al problema dei roghi tossici che sta nuovamente interessando la provincia campana firmando assieme a sette ministri il “Piano d'azione per il contrasto dei roghi di rifiuti”, il premier ha cercato di stemperare il botta e risposta fra i suoi due vice, Salvini e Di Maio, divisi sulla questione inceneritori. Lo stesso ministro dello Sviluppo economico, in mattinata, aveva cercato di sciogliere i risvolti polemici, restando comunque su una posizione granitica: “Credo che come sempre alla fine tutte le diversità di vedute nel governo si superano.Quando ci vediamo e ci mettiamo al tavolo alla fine si va sempre va avanti. Ma oggi parlare di inceneritori è come parlare della cabina telefonica col telefono a gettoni. Qualcuno può essere anche ancora affascinato dal vintage ma sempre vintage rimane”.
L'annuncio
“Basta ai roghi tossici, mai più terre dei fuochi – ha scritto il premier su Facebook – il governo del cambiamento dichiara guerra a mala gestione e traffici illeciti che per troppi anni, nel silenzio dei governi precedenti, hanno devastato un territorio meraviglioso tristemente ribattezzato 'Terra dei fuochi', con conseguenze inaccettabili sulla salute dei cittadini“.Su impulso del nostro ministro all'Ambiente, Sergio Costa, e “con la piena condivisione di tutti i ministri”, ha proseguito il capo del governo “presenteremo un programma concreto di interventi nella lotta a fenomeni come discariche abusive, interramento di rifiuti, roghi tossici e qualsiasi altra forma di violazione del territorio”.
Querelle politica
Si tratta di una mossa con cui Conte cerca anche di ricomporre lo strappo fra Luigi Di Maio e Matteo Salvini sui termovalorizzatori. Il leader della Lega, dopo le tensioni degli ultimi giorni, si è detto ottimista sulla possibilità di trovare un'intesa con l'altro vicepremier. “Nel contratto è vero che c'è il superamento, ma intanto siamo nel 2018 e sono sicuro che, come abbiamo fatto in questi mesi, con Luigi Di Maio troveremo un'intesa per il bene del Paese. Sono fiducioso e ottimista”, ha affermato. Di Maio, da parte sua, nel corso di un'intervista al Mattino ha spiegato: “Abbiamo già il secondo termovalorizzatore d'Europa, è inutile parlare di costruirne altri. E' stato innescato un dibattito vecchio di venti anni visto che oggi questo tipo di strutture viene ritenuto scientificamente superato. Abbiamo bisogno, piuttosto, di un ciclo integrato. Oggi c'è un governo, a differenza di quelli precedenti, che crede nella differenziata e questo è il momento storico per vincere la sfida e chi ricicla dovrà pagare meno Tarsu“. Per risolvere il problema dei roghi tossici, ha aggiunto, “occorre che ministero della Difesa, dell'Interno e dell'Ambiente impieghino l'esercito per presidiare i siti individuati dalle prefetture, Stir e aree di stoccaggio. Bisogna poi fare arrivare carabinieri specializzati per attività di intelligence oltre a far partire un monitoraggio sanitario attraverso il coinvolgimento dei medici di base con il progetto Epica adottato dalla Regione”.