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IN 10MILA ALLE PRESE COL TEST DI MEDICINA, SIT IN E PROTESTE DAVANTI AGLI ATENEI

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Diecimila studenti sono alle prese con il test d’ingresso per le facoltà di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria. La selezione è stata preceduta dalla nota di protesta diffusa da LINK Coordinamento Universitario, Unione degli Studenti e Rete della Conoscenza. “Oggi in tutta Italia assistiamo allo svolgimento dei test d’accesso ai Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia – si legge – . Uno strumento che vedrà ancora una volta l’esclusione di decine di migliaia di studenti dal percorso di studi prescelto, andando a colpire il diritto allo studio di moltissimi giovani oltre che le prospettive del Servizio Sanitario Nazionale, condannato ad un’ulteriore ridimensionamento”.

Il test viene definito “iniquo” e va a “confermare la tendenza ad una progressiva chiusura dei corsi universitari, con un’ulteriore riduzione dei posti a cui abbiamo assistito quest’anno”. Secondo Danilo Lampis, coordinatore nazionale Uds, il rafforzamento delle restrizioni all’accesso dei corsi universitari dimostrano che “il sistema di formazione universitaria oggi stia recependo passivamente quelle che sono state le politiche recessive attuate negli scorsi anni in materia di welfare”.

Se la situazione non dovesse cambiare, avvisa Riccardo Laterza, portavoce di Rdc “nei prossimi anni vedremo uno squilibrio pesantissimo tra pensionamenti nel settore medico e l’ingresso di giovani specializzandi andando a ledere direttamente un diritto fondamentale come quello alla salute. Non possiamo accettare che di tale questione si faccia una discussione meramente finanziaria, con la previsione di altri tagli da parte del governo Renzi nella Legge di Stabilità”. In tutti i principali poli universitari del Paese si stanno svolgendo iniziative di protesta.

Francesco Volpi: