“Sulla questione della gestione dei flussi migratori c’è tutto lo spazio per trovare un punto di intesa, non sono preoccupato”. Sono state le parole del premier Matteo Renzi, a margine del vertice del partenariato orientale. “Il punto centrale è che di fronte a una grande tragedia non si possono lasciare soli alcuni Paesi, l’Italia e Malta -ha spiegato-. Credo che è impossibile per chiunque, anche per i colleghi leader europei, pensare di poter tenere quella nave nascosta agi occhi. La coscienza dell’Europa non sta a 380 metri di profondità, per questo andremo a restituire sepoltura alle sorelle e ai fratelli morti in mare”
Il capo del Governo è anche intervenuto sul ddl anticorruzione, approvato ieri dalla Camera. Grazie alla legge Grasso, ha detto Renzi, l’Italia “torna ad essere la patria della legalità”, e “i cittadini, comunque votino, possono essere fieri di un parlamento che rimette delle regole di certezza del diritto”. Renzi ha detto che “fino a qualche settimana fa sembrava impossibile non soltanto che si facessero riforme come la legge elettorale e tutte le scelte fatte dal nostro governo di cui abbiamo discusso a lungo, ma anche che alcune parole legate alla legalità tornassero ad essere nel vocabolario della politica italiana”. Parole come “falso in bilancio, autoriciclaggio, pene più dure per la corruzione, prescrizione più difficile”. Il premier ha in particolare definito quest’ultimo tema come “una delle grandi contraddizioni: tu se rubi, ma aspetti un po’, nessuno ti punisce”.