Rischia di sparire quello che ĆØ stato dipinto come il “modello Riace”.Ā Il dipartimento per le libertĆ civili e lāimmigrazioneĀ delĀ ministero dellāInterno, con una circolare del 9 ottobre scorso, ha ordinato la chiusura deiĀ progettiĀ in essere e ilĀ trasferimento dei migrantiĀ dalla cittadina calabrese entro due mesi. IlĀ ViminaleĀ ha anche chiesto all'amministrazione comunale laĀ rendicontazioneĀ di tutte leĀ speseĀ sostenute, sollecitando “a inviare la relativa documentazione secondo le modalitĆ previste dal manuale di rendicontazione Sprar”. L'inizio del trasferimento degli stranieri – stando a quanto si apprende – potrebbe iniziare giĆ dalla prossima settimana. Il coordinamento delle operazioni ĆØ affidata al Servizio Centrale, ufficio istituito dall'AnciĀ che gestisce la rete Sprar.Ā Secondo quanto riferisce La Repubblica, il Viminale contestaĀ “i bonus e le borse lavoro”, nonchĆ© “l'accoglienza dei lungopermanenti, cioĆØ quei richiedenti asilo in condizioni di vulnerabilitĆ che vengono ospitati anche oltre il termine previsto dal progetto Sprar. Sono troppi – prosegue l'articolo -,Ā secondo il ministero che per questo ha assegnato a Riace punti di penalitĆ che da soli varrebbero la chiusura del progetto”.Ā GiĆ dalla scorsa estate il Viminale aveva bloccato alcuni pagamenti per anomalie nella documentazione presentata dallāamministrazione di Riace.
La risposta di Salvini alle polemiche: “Chi sbaglia, paga”
Non ĆØ mancata la reazione di Domenico Lucano, sindaco del borgo sospeso da martedƬ 2 ottobre, quando ĆØ finito ai domiciliari per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e abuso d'ufficio. “Vogliono soltanto distruggerci. Nei nostri confronti ĆØ in atto ormai un vero e proprio tiro incrociato. IĀ nostri legali, comunque, stanno giĆ predisponendo un ricorso al Tar contro la decisione del Viminale”, ha detto all'Ansa. Secondo Lucano,Ā “non si puĆ² cancellare una storia semplicemente straordinaria e che ha suscitato l'interesse e l'apprezzamento di tutto il mondo”. Pronto anche l'interventoĀ del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che afferma: āĆ una decisione assurda ed ingiustificata. Mi auguro che dietro tale decisione non si celi lāobiettivo di cancellare una esperienza di accoglienza, estremamente positiva, il cui riconoscimento ed apprezzamento ĆØ largamente riconosciuto anche a livello internazionale. Chiedo al Ministro dellāInterno di rivedere questa decisioneā. Duro anche il centrosinistra a livello nazionale. Ma il ministro Matteo Salvini non sembra voler arretrare. “Chi sbaglia, paga. Non si possono tollerare irregolaritĆ nell'uso di fondi pubblici, nemmeno se c'ĆØ la scusa di spenderli per gli immigrati”, afferma il capo del Viminale.