Il presidente della Camera, Roberto Fico, si trova al Cairo. Il motivo del suo viaggio è legato alla vicenda di Giulio Regeni, il ricercatore italiano rapito e ucciso nella capitale egiziana tra gennaio e febbraio 2016. “C'è stato solo un punto all'ordine del giorno nel mio colloquio con il presidente che è la questione di Giulio Regeni”, ha dichiarato Fico dopo un incontro con il capo di Stato egiziano Abdel Fattah sl-Sisi. Il presidente della Camera ha dunque aggiunto: “Sono venuto qui perché siamo ad un punto di stallo”. L'esponente del M5s ha spiegato che “le due procure hanno lavorato insieme, la procura di Roma ha fatto un lavoro eccezionale e ha indizi, elementi e novità importanti e ha consegnato tutto alla procura del Cairo però ho detto al presidente Al-Sisi, nell’autonomie delle magistrature, che stiamo a un punto di stallo”.
Fico ha quindi rivelato alla stampa di aver detto ad al-Sisi che “Giulio Regeni è come se fosse morto per la seconda volta perché ci sono stati dei depistaggi”. Infine il presidente della Camera ha sottolineato: “Il mio messaggio credo sia stato chiaro: è tutto importante, la stabilizzazione dell’area è fondamentale, ma siamo a qui a dire che noi vogliamo dei passi avanti nel caso di Giulio Regeni, in tempi rapidi e non in tempi biblici”.