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Il premier: “Accordi segreti dietro il Nazareno? Sabato abbiamo dimostrato il contrario”

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“L’elezione del Capo dello Stato mette il turbo, non rallenta le riforme. Avanti tutta, io non passo i prossimi mesi a parlare con i partitini ma tra gli italiani per rimettere in moto il paese”. Lo ha detto Matteo Renzi, intervenuto questa mattina su Rtl. La nomina di Mattarella ha creato più di un grattacapo nel centrodestra e il rischio è Forza Italia possa rompere il patto del Nazareno. Secondo il premier è un falso problema perché “Alla Camera Fi non è importante dal punto di vista numerico ma come idea di riforme condivise. Credo che abbiano interesse a starci ma non ha senso rimettere in discussione tutto, noi si va avanti comunque, se non vogliono andiamo avanti anche senza”.

E a proposito dell’accordo con Berlusconi Renzi ha smorzato ogni possibile chiacchiera: “C’era chi si chiedeva chissà cosa c’ è sotto il patto del Nazareno – ha osservato il presidente del Consiglio-. Non c’è nulla. Dicevano: c’è sotto l’elezione del presidente della Repubblica, la giustizia…in Italia c’è il complottismo, le trame segrete, guardano troppo serie tv ed ecco il ‘Nazareno 7’. No, le regole si scrivono insieme. Chi sospettava il patto segreto sabato ha avuto la risposta”.

Voci insistenti sostenevano che nell’accordo siglato un anno fa fossero contenuti possibili salvacondotti per l’ex cavaliere, i sospetti si sono fatti più forti quando il governo, a fine dicembre, ha avviato i lavori per la riforma del Fisco, che conterrebbe una norma in grado di far rientrare Berlusconi nell’agone politico, vanificando la sua condanna per il caso Mediaset. “Sul 3% stiamo valutando, verificando, vedremo se cambiarla e come. Il senso è che se fai il furbo e ti becco ti stango, ti faccio pagare il doppio ma non diamo corso al processo penale se c’è buona fede. Berlusconi non c’entra niente ma bisogna dividere tra gli evasori e chi fa errori in buona fede”. Renzi ha anche parlato dell’economia europea alla vigilia dell’incontro con Tsipras: “Servono serietà, prudenza, responsabilità. L’euro si sta mettendo sulla strada giusta ma bisogna andare più veloci”.

 

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