Sono stati restituiti i 5 mila euro guadagnati da Luca Pasquaretta – portavoce della sindaca di Torino Chiara Appendino – per una consulenza per il Salone del Libro.
La dichiarazione
“Non ho mai ritenuto che tale collaborazione potesse scatenare tanto clamore e non era assolutamente mia intenzione creare alcun problema alla sindaca e all'amministrazione”, ha detto il portavoce. “In data odierna ho maturato la decisione di effettuare un bonifico al liquidatore della Fondazione”.
“Come già affermato dagli Uffici, la prestazione finita al centro delle polemiche in questi giorni, fu regolarmente autorizzata e, come ribadito dal vice Presidente della Fondazione, fu da me svolta 'a testa bassa', col massimo impegno e dedizione”, scrive Pasquaretta.
“Il pagamento della stessa è avvenuto, come per molti altri, prima che emergessero i problemi ormai noti della Fondazione”, conclude Pasquaretta.
La consulenza
Pasquaretta aveva ricevuto un incarico di supporto al presidente della Fondazione Massimo Bray, della durata di quindici giorni, e regolarmente pagato a differenza di alcune fatture – del valore di milioni – mai saldate con i fornitori.
Ieri i carabinieri del pool di giudiziaria hanno effettuato un sopralluogo in Comune per acquisire la documentazione relativa alla consulenza, ma al momento sul caso non è stata aperta alcuna indagine.
Appendino: “Tutto regolare”
Sempre ieri, in Consiglio comunale, la sindaca pentastellata aveva difeso la correttezza della procedura: “C’era la necessità – aveva chiarito Appendino – che Luca Pasquaretta fornisse assistenza al presidente della Fondazione per il Libro, Massimo Bray. L’autorizzazione è arrivata dal responsabile dello staff di giunta che ha valutato che non ci fosse conflitto d’interesse tra l’attività di collaborazione con il Salone e il suo ruolo in Comune”. Oggi, la decisione di restituire la somma pattuita.