Nuovo corso, nuovo progetto, nuovo partito o, addirittura, una “startup” (altro che “quarta gamba”): ha tanti nomi e tante incognite la strada intrapresa da Silvio Berlusconi per ripresentarsi con un certo peso alle politiche del 2018. L’obiettivo, a quanto pare, è quell’area centrista nella quale attingere e individuare i protagonisti della futura cavalcata elettorale, una ricerca alla quale ha dato impulso decisivo il recente addio di Enrico Costa al ruolo di ministro per gli Affari regionali. Saluti al “contenitore” del centro, dunque, con la creazione di una vera e propria forza politica da far competere. Ci sarebbe già anche il nome: Italia Civica, come riportato dal quotidiano “La Stampa”.
Progetto Berlusconi
Un nome che, almeno in parte, rievoca i trascorsi governativi di Monti che, nel 2011, rilevò proprio il Cavaliere ricevendo l’incarico di capo del governo tecnico. E che, in un certo senso, andrebbe a raccogliere tutti quegli esponenti del cosiddetto centrismo da impiegare per dare un volto di credibilità al nuovo corso politico di Berlusconi. Come riportato ancora dal quotidiano torinese, nomi caldi sarebbero quello dell’ex leghista Tosi e del segretario Udc, Cesa. D’altronde, della cosiddetta “fuga centrista” si era parlato già nei giorni scorsi, con la possibile confluenza degli esuli nella proposta berlusconiana con, addirittura, in 25 che sarebbero pronti a sposare il progetto e appoggiare l’ex premier nell’intento di assestare un duro colpo allo stato cuscinetto di Alfano, creandone uno nuovo da affiancare a Forza Italia.
Attesa legge elettorale
Nella “bad company”, come è stata definita, non dovrebbe comunque esserci l’ex ministro Maurizio Lupi. Nel frattempo, il ruolo di coordinatore dell’eventuale Italia Civica dovrebbe essere affidato all’avvocato Niccolò Ghedini. Accogliere e ricucire lo spazio di centro in un movimento collegato ma autonomo rispetto a Forza Italia, dovrebbe essere, nelle intenzioni, il colpo decisivo per Salvini, ancor prima che una sfida per Renzi e i Cinque stelle. Per capire le reali proporzioni del progetto-Berlusconi, però, bisognerà attendere la legge elettorale.