Tav bloccata fino alle europee. La commissione del Mit boccia l’opera. Immediata la replica del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che sul suo profilo Facebook scrive: “L'analisi dei costi-benefici sulla Tav è una buona notizia per l'ambiente e parla chiaro: il saldo è decisamente negativo“. Costa spiega che “la commissione incaricata dal collega ai Trasporti, Danilo Toninelli, ha fatto un lavoro complesso e articolato: circa 7 miliardi di euro il passivo stimato. E c’è un capitolo ambientale su cui è bene soffermarsi: nel 2011 si era stimato che i benefici ambientali che l'opera avrebbe comportato sarebbero stati di circa 5 miliardi. Benefici – aggiunge il ministro – relativi soprattutto alla qualità dell'aria: meno trasporto su gomma, più ferro, meno smog. Ma la Commissione ha attualizzato e rivisto queste stime, che si sono rivelate fuori dalla realtà: con la Tav avremmo una riduzione delle emissioni di CO2 di appena lo 0,12% del totale delle emissioni in Italia”.
Rischio amianto con la Tav
Costa parla poi del rischio amianto: “la roccia della Val di Susa ne è ricca, e la valle è ventosa. Immaginate le conseguenze dello scavo impattando la vena amiantifera? Altri studi ci hanno parlato dell'impatto con le falde acquifere, chilometri di acqua che potrebbero essere drenati via per sempre dallo scavo in profondità”.
“Da tempo – prosegue il ministro dell'Ambiente – la controproposta alla Tav è di rafforzare la linea ferroviaria esistente: il ministro Toninelli sta puntando alla cura del ferro non solo in Piemonte ma in tutta Italia. Per le merci, ma anche per noi tutti: meno auto, meno gomma, più treni. Anche il ministero dell'Ambiente è impegnato su questo fronte: abbiamo stanziato fondi per il trasporto sostenibile, per fornire i parchi nazionali di mezzi elettrici, per dotare le strutture sanitarie di aree verdi attrezzate. E' una scelta che fa bene alle infrastrutture del Paese, e non più derogabile: i dati ufficiali attribuiscono allo smog 90 mila decessi prematuri l'anno“.