Il Futuro è il nostro presente”. Questo è lo slogan con il quale si è aperta oggi , la Leopolda made in Sicilia promossa dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone e dagli altri renziani dell’Isola. Si tratta di una due giorni accompagnata, nell’ultima settimana, da non poche polemiche sul piano politico, a cominciare dagli ultimi ingressi in casa Pd in Sicilia.
Ma le proteste non si placano centinaia di lavoratori del call center Almaviva Contact stanno manifestando davanti alla sede dell’ex Fabbrica Sandron, a Palermo, proprio dove oggi prende il via la ‘Leopolda’. I lavoratori, che si sono mossi in corteo da piazza Giachery, hanno cartelli con scritto #iosonoAlmaviva e distribuiscono volantini. A rischio esuberi sono operatori assunti con contratti a tempo indeterminato e a progetti.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha incontrato gli operatori del call center Almaviva Contact di Palermo, che stanno manifestando davanti all’ex fabbriche Sandron dove e’ in corso la ‘Leopolda’. L’ha reso noto lo stesso Delrio rispondendo ai cronisti. Mentre nell’ex fabbrica Sandron sul palco si alternano politici e imprenditori, all’esterno i lavoratori di Almaviva, dietro il cancello e tenuti distanzi da un cordone di polizia, ulano “il lavoro è un diritto e il lavoro non si tocca”. Tra uno slogan e l’altro, i lavoratori urlano anche “Faraone… Faraone”, il braccio destro di Renzi in Sicilia, che ha organizzato la ‘Leopolda siciliana’, che si chiuderà domani a Palermo.