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Il bonus bebè resta ma in versione light

Il bonus bebè resta ma per i nuovi nati sarà meno sostanzioso. Lo prevede l'ultima versione dell'emendamento alla manovra, su cui manca però ancora il via libera definitivo. L'assegno verrà erogato per il primo anno di età del bambino o per il primo dopo l'adozione (e non più per tre anni). Per il 2018 saranno corrisposti alle famiglie 80 euro al mese, fino a 960 euro nel caso di nati a gennaio, mentre dal 2019 in poi l'assegno sarà di 40 euro al mese, per un massimo di 480 euro l'anno. Resta la soglia Isee per accedere al beneficio pari a 25.000 euro.

Soddisfatti a metà

“E' sicuramente un fatto positivo la stabilizzazione del bonus bebè in legge di Bilancio, decisamente meno positivo il suo dimezzamento per gli anni 2019 e 2020 – ha commentato Maurizio Lupi (Ap) -. Nel passaggio del provvedimento alla Camera lavoreremo per trovare le risorse che servono a un suo rifinanziamento totale. D'altronde i dati diffusi oggi dall'Istat sulla natalità non possono che destare preoccupazione per il futuro del nostro Paese. So bene che non sono i tremila euro dello Stato un motivo sufficiente per decidere di mettere al mondo un bambino, ma tremila euro in meno possono essere sicuramente un disincentivo. E sono comunque un primo passo per una politica organica a favore della famiglia non più rinviabile. Il nostro Family Act, proposta di legge già presentata alla Camera che prevede finalmente il fattore famiglia, sarà il contenuto principale della nostra campagna elettorale“.

Vediamo altre novità introdotte nella manovra. 

Taglio al superticket

Per consentire “una maggiore equità e agevolare l'accesso alle prestazioni sanitarie da parte delle persone più vulnerabili, e per il superamento delle misure di prelievo economico meno tollerate dai cittadini-utenti, soprattutto quelli in condizioni di basso reddito, a decorrere dal 1 gennaio 2018, nello stato di previsione del Ministero della salute”, è istituito un Fondo per la riduzione della quota fissa sulla ricetta pari a 60 milioni annui, 180 milioni nel triennio. 

Sicurezza 

Nasce presso il ministero delle Infrastrutture un Fondo progettazione per il cofinanziamento della redazione di progetti degli enti locali per la messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche. Il fondo, secondo quanto prevede un emendamento alla manovra presentato dal Pd approvato in Commissione bilancio del Senato, ha una dotazione di 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2018 al 2030.

Post terremoto

Via libera all'emendamento presentato da Ala per sospendere il pagamento delle rate dei mutui nei Comuni di Ischia colpiti dal terremoto del 21 agosto. La proposta di modifica prevede la sospensione fino al 31 dicembre 2018 dei mutui su immobili residenziali, commerciali e industriali resi inagibili dal sisma. “Prosegue il lavoro del gruppo Ala a sostegno delle popolazioni e dei comuni dell'isola di Ischia colpiti dal terremoto. – commenta Lucio Barani, presidente del gruppo Ala al Senato – Dopo i risultati ottenuti con il decreto fiscale, anche nella legge di Bilancio, grazie agli emendamenti a prima firma del senatore Antonio Milo, abbiamo fatto sì che le misure finora previste per gli altri territori colpiti da eventi sismici negli ultimi anni fossero estese a Lacco Ameno, Forio e Casamicciola Terme”.

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