Nei giorni in cui il dibattito sul Job Act si fa più serrato sul blog di Beppe Grillo è comparsa una dura critica alla riforma del Lavoro, definita “A fregature crescenti”. “Tra qualche giorno iniziano i saldi, e il governo quest’anno propone la svendita del diritto al lavoro – si legge nel post scritto dalla deputata pentastellata Laursa Casrelli – Sei stato licenziato senza giusta causa? Non ti preoccupare, ti verrà dato un piccolo indennizzo, e così potremo fare finta di nulla. Nessuna tutela reale, ma solo un ristoro economico, vero ricatto morale che fa leva sulla fragilità di chi oggi non si può permettere di perdere il lavoro, di chi è costretto ad adeguarsi, per sopravvivere, al detto “pochi, maledetti e subito”.
Con la consueta ironia del sito di Grillo il lavoro dell’esecutivo viene bocciato senza appello. “Sarai costretto a chiudere più di un occhio, per non vedere che stanno calpestando i tuoi diritti fondamentali. Il tuo capo ti potrà offrire un assegno circolare (di un importo compreso tra i 2 e i 18 mesi) -prosegue l’articolo-. L’accettazione dell’assegno comporterà l’estinzione del rapporto di lavoro e la rinuncia a impugnare il licenziamento. I giornalai oggi si congratulano con Governo per il loro tentativo di incentivare la “conciliazione”, invece che il contenzioso a seguito di un licenziamento. Così il datore di lavoro potrà sempre tentare di comprarti per 4 denari”. Per laCastelli “da oggi si nasce senza diritto al lavoro, si acquista giorno per giorno e in alcuni casi lo perdi strada facendo. Loro le chiamano “tutele crescenti”, noi sappiamo che è violazione dei diritti”.