“Ler lunedì 7 maggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha indetto nuove consultazioni da svolgere in un solo giorno.
Il comunicato
“A distanza di due mesi le posizioni di partenza dei partiti sono rimaste immutate. Non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo – si legge nella nota diramata dal Quirinale -. Nei giorni scorsi è tramontata anche la possibilità di una intesa tra il M5s e il Pd. Il presidente Mattarella svolgerà nuove consultazioni, in un'unica giornata, quella di lunedì, per verificare se i partiti propongano altre prospettive di maggioranza di governo”.
Ultima chance
Quello di Mattarella sarà l'ultimo tentativo per cercare di uscire dallo stallo dopo il fallimento dei due mandati esplorativi. Ed è un modo per ribadire ai partiti che il Quirinale non ha intenzione di sciogliere le Camere sino a quando non avrà registrato la totale impossibilità di formare una maggioranza. Un messaggio rivolto a Luigi Di Maio che, dopo il niet di Matteo Renzi (e quindi della maggioranza Pd) al dialogo col Movimento 5 Stelle ha rotto gli indugi chiedendo un ritorno alle urne. Ma anche allo stesso ex segretario dem che di fatto ha bruciato in una botta sola il lavoro svolto da Roberto Fico e Maurizio Martina (con la regia del Colle).
Ipotesi
L'ipotesi che Mattarella metterà sul tavolo sarà quella di un governo del presidente, guidato da un personalità di profilo istituzionale in grado di raccogliere attorno a sé il maggior numero di partiti. Di questa coalizione di larghe intese (fondata sul alcuni punti condivisi da realizzare in un lasso di tempo ridotto) non farebbe però parte il Movimento 5 Stelle, primo partito italiano. Di Maio, sul punto, è stato chiarissimo. Anche la posizione del centrodestra va verificata. Matteo Salvini ha detto più volte che non intende governare assieme al Pd. E in sede di consultazioni è intenzionato a chiedere il preincarico a Mattarella. Il quale potrebbe anche concederglielo, a patto che, numeri alla mano, il leader del Carroccio dimostri di essere in grado di formare un governo.