Cambiano gli anni, ma gli scioperi nel mondo della scuola restano. Per molti le vacanze natalizie potrebbero protrarsi di un giorno. Lunedì prossimo, infatti, l'8 gennaio, data in cui si torna tra i banchi dopo la festività, è previsto uno sciopero dei docenti della scuola Primaria e dell'Infanzia con una manifestazione nazionale a Roma davanti al Miur.
A guidare la protesta sono i Cobas, insieme ad altre organizzazioni di base, contro quella che viene definita la “vergognosa” sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali, secondo la quale i diplomati alla scuola magistrale potrebbero perdere il posto ed essere cancellati dall'organico e il diritto all'inserimento nelle Graduatorie a esaurimento (Gae).
“Questa sentenza – ha spiegato il leader dei Cobas, Piero Bernocchi – pone drammatici problemi, professionali e umani, ai diplomati magistrali. Molti di loro hanno avuto nomine annuali dalle graduatorie a esaurimento, in diversi sono già stati immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un'interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, in terza fascia”.
Bernocchi ha aggiunto: “Esigiamo che il Miur e il governo pongano immediato rimedio (e non rinviando alla prossima legislatura) a questa vergogna che potrebbe portare a un licenziamento di massa di 5300 lavoratori, oltre che a negare la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato ad altri 60mila. Chi è stato immesso in ruolo dovrà mantenere il proprio posto”. Domani è previsto un incontro al Miur con i sindacati per cercare una soluzione.