Quest’oggi Norcia è il centro dell’Europa. Nella piazza principale della città, ai piedi della statua di San Benedetto sventolano le bandiere degli stati membri della Ue. Alla presenza del presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, e dei vertici dell’Assemblea sono risuonate le note del movimento finale della Nona sinfonia, composta nel 1824 da Ludwig van Beethoven. Sullo sfondo, le macerie della cattedrale romanica dedicata al patrono del Vecchio Continente, distrutta dal sisma che ha sconvolto il centro italia. Ad accompagnare i vertici della Ue anche il Presidente della Regione Umbira, Catiuscia Marini, e il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. Una visita che i rappresentanti dell’Europarlamento hanno compiuto per testimoniare la vicinanza delle istituzioni europee alle popolazioni colpite dal sisma.
Due miliardi per la ricostruzione
“Oggi Norcia è il Parlamento europeo”, ha affermato Tajani, che ha voluto rendere evidente la “solidarietà unanime” di tutti i gruppi parlamentari alle popolazioni colpite dal sisma. Dalla prima grande scossa che ha distrutto la cittadina di Amatrice, causando quasi 300 morti, i vertici della Ue hanno annunciato che i fondi per la ricostruzione saranno più del previsto: “Circa due miliardi di euro”, dei quali 1,2 tratti dai fondi di solidarietà. “Davanti ad una stima, giunta solo qualche settimana fa, per motivi di procedure – ha aggiunto Tajani – di 23 miliardi di euro”. Questa è “l’Europa che riduce le distanze tra istituzioni e cittadini e tra Nord e Sud, aldilà degli apprendisti maldestri come Djisselboem“, ha sottolineato poi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega alle politiche europee, Sandro Gozi, alludendo alle critiche del presidente dell’Eurogruppo, Jeoroen Djissembloem, agli Stati del Sud.
Sgravi fiscali
In riferimento ai due miliardi stanziati dalla Ue, il presidente della Regione Umbria, Katia Marini, ha dichiarato: “Questi sono provvedimenti importanti, ma senza sostegno alla ripresa economica ci ritroveremo con centri storici ricostruiti ma disabitati”. La domanda che si sono poste le autorità del luogo, fin dai giorni seguenti le scosse, è una: “Come convincere la gente a restare tra le macerie senza più lavoro e turismo? Saranno possibili sgravi fiscali o no-tax area per le zone distrutte?”. Immediata la replica del Presidente Tajani: “La richiesta deve venire dal governo dello Stato membro, deve evitare il rischio di violare la disciplina sugli aiuti di Stato. Da parte mia c’è tutta la volontà di sostenere eventuali richieste”. Dal Palazzo Chigi fanno sapere che sono in arrivo nuovi provvedimenti, mentre il commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, ha annunciato per martedì “proposte di impegno a sostegno dell’economia in relazione al tema fiscale. Questo è l’impegno che abbia preso. Lo manterremo“.
Curcio: “L’Europa non ci ha mai lasciati soli”
“Non ci siamo sentiti mai soli nell’emergenza. L’Europa ci è stata a fianco sin dalla notte del 24 agosto – ha affermato il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio -. Il sistema di solidarietà europea nelle emergenze è un percorso che abbiamo iniziato anni fa: non solo per la gestione dell’emergenza e la prevenzione, ma anche per la prevenzione del rischio. Occorre estenderlo anche alle altre materie della politica dell’Unione“.