Pensioni, i conti non tornano!”. E' questo lo slogan della mobilitazione nazionale indetta per oggi dalla Cgil. Cinque le manifestazioni organizzate dalla confederazione: a Roma, Torino, Bari, Palermo e Cagliari.
Il temi caldi
La mobilitazione era stata annunciata dopo l'esito del confronto avuto giorni fa con il Governo sulla previdenza, considerato dal sindacato “insufficiente” su temi quali “giovani” e “donne”. Il sindacato scense in strada per chiedere un blocco certo sull'innalzamento “illimitato” dei requisiti per il pensionamento: l'età pensionabile, legata all'aspettativa di vita, salirà infatti a 67 anni dal 2019. Inoltre, si chiede che il pacchetto garantisca un'occupazione ed una pensione dignitosa ai giovani e che riconosca il lavoro di cura alle donne.
Camusso: “Scelte politiche evitabili”
In piazza nella capitale è presente anche la segretaria generale Susanna Camusso che ha evidenziato come “bisognerà ricostruire i fili dell'unità sindacale,” rotta con Cisl e Uil sulla vertenza pensioni. Il nuovo pacchetto pensioni era stato definito dal premier Gentiloni e dal ministro Padoan “importante” tenendo conto anche delle esigenze di bilancio.
Ma, spiega la Camusso su Ansa, “le esigenze di bilancio non sono un termine astratto se si continuano a fare condoni e non si contrasta l'evasione. Così è certo che le risorse non bastano mai”. Camusso ha sottolineato anche che “queste sono scelte politiche, non è una condizione inevitabile”.