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Governo, è ancora alta tensione su Bankitalia

Che fosse informato o meno, di certo la vicenda attorno a Bankitalia sta provocando non poche grane a un governo in procinto di concludere la propria legislatura. L’exploit di Renzi, con la contestata mozione che ha posto il veto dei dem sulla rielezione al governatorato di Ignazio Visco e le successive conferme su un Governo informato, ha rimescolato le carte su un programma a breve termine pensato da Gentiloni per garantire l’autonomia del polo bancario. La stessa che, nella giornata di ieri, è stata invocata dal premier, nel momento più delicato per il futuro di Bankitalia: il crescente malumore attorno alla ricandidatura di Visco, infatti, unito ai mal di pancia provocati dalla mozione di sfiducia presentata al Governo e vista, per la maggior parte, come una prova di forza del segretario del Pd, starebbe spingendo Palazzo Chigi a valutare una pista alternativa per il governatorato che, in buona sostanza, dovrebbe rappresentare una soluzione di mezzo che tamponerebbe l’emergenza politica e manterrebbe l’auspicata autonomia.

L’offensiva di Renzi

Renzi, intervistato ieri dal “Quotidiano nazionale”, era stato chiaro: della mozione il Governo non solo era informato ma era anche d’accordo. Ossia, oltre a essere a conoscenza dell’iniziativa dem per la sfiducia del governatore di Bankitalia reduce, secondo il segretario del Nazzareno, da 6 anni fallimentari, da Palazzo Chigi era arrivato pure il parere positivo. Una situazione che, però, ha riservato all’ex premier una sorta di effetto boomerang, con più voci (anche interne) a criticare i tempi e i modi con i quali la mozione è stata presentata, da Veltroni a Napolitano finanche a Prodi. Durante un’ospitata a “Otto e mezzo”, Renzi è tornato nuovamente sulla vicenda, spiegando il suo auspicio che da Palazzo Chigi e dal Quirinale si opti “per la persona migliore: se il Governo riterrà che la persona migliore sia l’attuale governatore ne prenderemo atto. Ma il rispetto istituzionale non significa non chiedere chiarezza rispetto a ciò che è successo. Noi abbiamo la coscienza a posto, spero che tutti possano dire lo stesso”.

Bankitalia e lo strappo dem

Il vero nodo, a questo punto, sarà capire su quale mossa si orienterà il Governo, diviso tra la conferma di Ignazio Visco e la ricerca di una soluzione alternativa. Gentiloni, impegnato nel Consiglio europeo, dovrà fare i conti non solo con una delicata decisione sull’eventuale successione dell’attuale governatore ma anche con uno strappo di non poco conto all’interno del partito. Quello resterà in ogni caso, anche se Visco, alla fine, opterà per il fatidico passo indietro.

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