Per l’economia italiana questo inizio 2015 è segnato dall’ottimismo. Secondo l’Istat l’indice di fiducia dei consumatori sulla ripresa supera la soglia cento, attestandosi al 104,7%. Ancora meglio va alle imprese (a 91,6 da 87,6), che nel complesso segnano il livello più alto da settembre 2011 (grazie alla spinta del settore relativo ai servizi).
L’indagine dell’istituto di statistica, che copre la prima metà del mese, rileva un balzo del sentiment delle imprese dei servizi di mercato (a 94,7 da 86,8), al top da luglio 2011, e di quelle delle costruzioni (a 77,3 da 72,6), mentre scende lievemente la fiducia delle aziende manifatturiere (a 97,1 da 97,3) e, soprattutto, quello del commercio al dettaglio (a 99,5 da 104,7). Un ribasso, quello registrato sul versante negozi, che da una parte smaltisce l’expolit di dicembre, delle feste natalizie, ma, dall’altra parte, la dice lunga sulle aspettative per i saldi invernali (scattati a inizio mese). Nel dettaglio: nella manifatturiera peggiorano le attese di produzione, mentre nelle costruzioni migliorano le aspettative sull’occupazione.
E ancora, nelle imprese dei servizi crescono le opinioni e le attese sugli ordini. Inoltre, si risollevano pure le aspettative sull’andamento dell’economia in generale. Nel commercio al dettaglio invece si deteriorano sia i giudizi sulle vendite correnti sia le attese sulle vendite future. Quanto ai consumatori, da gennaio l’Istat diffonde insieme i tutti i dati sulla fiducia, risultano in rialzo tutte le componenti: dalla situazione economica (a 109,2 da 103,5) a quella sulle condizione personale, familiare (a 102,2 da 98,0).