Beppe Grillo prima di modificare le norme disciplinari contenute nel regolamento del Movimento 5 Stelle deve discuterne con l’assemblea degli iscritti, pena la nullità delle nuove regole. È quanto dichiarato dal gruppo di espulsi e sospesi dal M5s, in una lettera inviata al fondatore del Movimento. Il gruppo, che nel fine settimana ha iniziato una raccolta di firme per convocare l’assemblea nazionale degli iscritti, pone al centro del discorso “l’adozione del metodo di votazione on-line” affinché sia reso “sicuro, trasparente e conforme ai principi assembleari”. Per farlo, spiegano gli attivisti, sarà anche necessario individuare “un ente terzo – diverso dal gestore – che ne certifichi la validità”.
Intanto, secondo un sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera, il M5s è il primo partito con il 30,3% dei consensi degli italiani. A seguire il Pd con il 29,3%, Forza Italia (12,3%) e Lega (12,1%), mentre Fratelli d’Italia sono al 5,1%. Il movimento, secondo tale analisi, sembra aver attutito il calo di consensi registrato nelle ultime settimane. Si tratterebbe più di una flessione di “immagine” presso i non elettori che di una contrazione del proprio elettorato. I punti critici in discussione sono le questioni legate alla giunta capitolina, le tensioni interne che hanno riassegnato un ruolo di primo piano a Beppe Grillo e l’addio del sindaco di Parma Federico Pizzarotti. “Da uomo libero – aveva dichiarato quest’ultimo – non posso che uscire da questo Movimento 5 Stelle, da quello che è diventato oggi e che non è più quello che era quando è nato”.