“Non c’è alcun dubbio che siamo di fronte ad una escalation della risposta militare che aumenta il grado di esposizione dell’occidente, Italia compresa”. Questo è quanto dichiarato da Giampiero Massolo direttore del dipartimento per le Informazioni e la Sicurezza (DIS) in merito alla sempre più crescente e continua minaccia dello Stato Islamico in occidente. Secondo lui, facendo un panorama sulla situazione di conflitto aperto dall’Is in Siria e in Iraq e vista la brutalità dei loro metodi, si “risponde con lo strumento della deterrenza militare. È la guerra. Si badi bene guerra all’Is, non all’Islam”.
Però l’occidente, secondo Massolo, non è la prima preoccupazione dell’Is: per la sua attività terroristica e il suo consolidamento militare l’Isis sarebbe più interessato alla realizzazione del suo Califfato, infatti “l’occupazione di quel territorio che consente oggi ad Al Baghdadi di esercitare una forza di attrazione jihadista su scala globale”.
Il direttore del DIS non intende sottovalutare i possibili rischi per l’Italia e sottolinea che ci sono diversi punti di vista su questa situazione: uno è l’analisi dei vari fattori che porterebbe a credere che dei rischi effettivi ci sono; l’altro è il punto di vista dell’Intelligence, secondo cui al momento non esiste un reale pericolo.